Bagnolo, “scorta” di gas senza pericoli

Via libera al piano di conversione dell’area in “zona di stoccaggio” dal comitato tecnico-scientifico per l’analisi del progetto di immagazzinamento, attivo da febbraio 2013.

(red.) Il giacimento bresciano di gas naturale di Bagnolo, Capriano e Dello, secondo il comitato, sarebbe sicuro. Esso, infatti, ha  ospitato  per centinaia di anni un quantitativo di gas pari a quello che si intende immettere.
Il progetto, presentato da Edison nel 2011, a cui poi è subentrata Gdf Suez Energia Italia, aveva immediatamente attirato l’attenzione della Giunta retta dal sindaco Cristina Almici. Il via libera del comitato tecnico non è che l’ultima tappa di un percorso iniziato dall’Amministrazione per raccogliere informazioni sulla fattibilità del progetto e sulla sua sicurezza. All’inizio di aprile, il gruppo di esperti, guidato dal geologo Giovanni Bassi, ha presentato tre relazioni all’assessore all’Ambiente Guido Rossini e alla Giunta comunale.
Il progetto, sarebbe quello di stoccare 700 milioni di metri cubi di gas nella zona di giacimento dismessa nel 2001, in modo da averlo disponibile in erogazione nel periodo dell’anno in cui la richiesta cresce, da settembre a marzo. Durante il consiglio comunale di venerdì 24 maggio verranno rese note le relazioni del comitato. Per il 29 maggio, invece, è prevista una conferenza pubblica.

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