Eventi, un piano per valutarne i benefici

Lo ha messo a punto il comune di Brescia insieme con l'università di Brescia. Primo banco di prova la Mille Miglia. "Potremo capire cosa piace e cosa non piace".

(p.f.) Quante persone arrivano a Brescia per assistere alle Mille Miglia? Qual è l’indotto dell’evento? Se fino ad oggi, stime e numeri sono sempre stati approssimativi, per l’edizione 2013 avremo dati ben precisi sull’impatto delle Mille Miglia in città. E lo stesso varrà per l’arrivo del Giro d’Italia, ma i due grandi eventi del maggio bresciano sono solo il punto di partenza di un percorso molto più articolato, che consentirà di misurare scientificamente l’impatto degli eventi in città.
Dati alla mano, sarà così più facile trovare sponsor, a cui si potranno offrire delle garanzie più solide, ma anche depennare, all’occorrenza, gli eventi che portano poco in termini di presenze ed indotto, in un’ottica di razionalizzazione delle spese e di scelta delle priorità. “Avremo tutti i dati, dell’impatto sull’economia e sulla città”, ha spiegato l’assessore al Marketing Maurizio Margaroli, “in modo non empirico ma scientifico. Un modo per usare le scarse risorse, puntando sugli eventi che hanno buona ricaduta economica e di presenze. E’ una grande operazione di marketing, che per altro era già stata indicata nel Duc”.
L’iniziativa, promossa dal comune di Brescia e l’Università degli Studi di Brescia – Dipartimento di Economia e Management, ha più scopi. Al omune, interessa infatti sapere qual è l’indotto della Mille Miglia (il fatturato diretto prodotto in provincia è di 2milioni di euro) e quale l’impatto sui residenti. “La sensazione è che le potenzialità ci sono”, ha spiegato il direttore generale del comune Alessandro Triboli, “ma se riusciamo a tradurre in dati questa sensazione, abbiamo uno strumento in più. Questo progetto fa parte della road map per costruire una smart-city”.
Grande interesse anche da parte di Mille Miglia Spa. “Oltre agli onori di essere proprietari del marchio”, ha commentato Eleonora Vairano, direttore di Aci, direttamente coinvolta nell’organizzazione dell’evento, “ci sono gli oneri, come la difesa del marchio stesso. Siamo cosrtetti a spendere migliaia di euro per tutelarci da chi usa impropriamente il marchio. Succedono le cose più strane, dai ristoranti dei Caraibi ai gommisti dell’Alaska che usano il nome Mille Miglia, a chi si diverte a registrare i domini, con il nome della gara bresciana, per poi rivenderceli. Questa operazione ci permetterà anche di avere dei parametri su come viene associato il marchio a Brescia”.
Come funzionerà, dunque, l’osservatorio? Il braccio operativo sarà una task-force coordinata dalla direzione generale del Comune, mentre la supervisione scientifica e metodologica spetta al Centro di studi e ricerca Dati Metodi e Sistemi dell’Università; le fasi operative, infine, sono affidate all’unità di staff statistica del Comune, in collaborazione con il servizio marketing urbano. La prima fase, quella più innovativa, sarà la raccolta di dati sul numero di persone presenti a Brescia nelle giornate delle Mille Miglia, attraverso le celle telefoniche. Grazie a dei protocolli (che non sono ancora stati firmati) con alcune compagnie telefoniche che detengono l’80% del mercato, e supponendo ragionevolmente che ogni persona abbia un cellulare, sarà possibile stabilire quante presenze ci saranno in città.
Il dato sarà fornito gratuitamente dalle compagnie telefoniche, che a loro volta sono interessate a capire meglio le potenzialità dei dati che sono normalmente in loro possesso, partendo proprio dal progetto bresciano, primo in Italia nel suo genere. Nella giornata della partenza delle Mille Miglia, poi una ventina di rilevatori raccoglieranno un minimo di 400-450 questionari tra i presenti in piazza, per capire chi è arrivato a Brescia appositamente per l’evento e chi invece ci è capitato per caso, il gradimento dei servizi, la percezione del marchio, quanto spendono, cosa visitano, quanto si fermano.
“Faremo un’indagine sullo stile delle ricerche di mercato”, ha spiegato Paolo Zuccolotto, del Centro di studio, “sia tra i visitatori, che tra i residenti, perché sono completamene diversi. Misureremo anche la percezione di chi abita a Brescia, cercando di capire anche l’impatto sulla routine quotidiana”. Lo stesso lavoro sarà fatto per l’arrivo del Giro d’Italia del 26 maggio. “Entro metà giugno avremo i primi dati”, ha commentato Marco Trentini, dirigente ufficio statistica del Comune, “da parte delle compagnie telefoniche. A giugno partiranno le indagini su residenti e commercianti. Per fine agosto, inizio di settembre avremo il quadro completo e dettagliato, che servirà come base per organizzare le prossime Mille Miglia”.

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