Orzivecchi, passeggiando sul veleno

La tangenziale che passa a nord della cittadina bresciana è sotto sequestro giudiziario da due anni e mezzo per possibile smaltimento di rifiuti tossici sotto l’asfalto.

(red.) I periti hanno rilevato l’utilizzo di residui di cromo e di materiali non ferrosi che, per il 91%, non sono conformi a quanto prescritto dal capitolato d’appalto.  Ciò nonostante, nelle giornate di sole mamme con bambini, ciclisti e appassionati di jogging percorrono la tangenziale di Orzinuovi (Brescia) come se niente fosse.
Lontana dal traffico e dalle abitazioni, la strada viene utilizzata dalla popolazione della cittadina bresciana come oasi verde in cui rilassarsi e passeggiare. I divieti della magistratura riguardano l’intero tratto della tangenziale, 2300 metri per buona parte asfaltati. A lanciare l’allarme, sono stati gli ex sindaci di Orzinuovi e Orzivecchi, Andrea Ratti e Liliana Ferrari, che denunciano l’utilizzo di sostanze non sicure per la formazione del sottosuolo stradale. Alcuni cittadini, però, non sembrano preoccupati dalla presenza delle scorie.
L’apertura della tangenziale, infatti, avrebbe dovuto liberare parte delle vie del centro storico della cittadina nel bresciano dal traffico. I problemi relativi allo smaltimento dei rifiuti, invece, non hanno fatto altro che ritardare ulteriormente la costruzione di una tangenziale che si fa attendere da molto tempo.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.