Brescia tra le ultime del “Giretto d’Italia”

Secondo una rilevazione sui passaggi di biciclette fatte da Legambiente e Fiab, nella categoria dei comuni medi è all'ultimo posto. Prima della classifica, Bolzano.

(red.) Proprio nei giorni della polemica sui costi dell’arrivo del Giro d’Italia a Brescia, Legambiente e Fiab hanno promosso la seconda edizione del “Giretto d’Italia”, competizione tra  le città italiane per verificare dove sia più diffuso l’uso della bicicletta.
Il parametro utilizzato per la valutazione è stata la percentuale delle biciclette rispetto al totale dei veicoli entranti in città. La sfida si è svolta giovedì 9 maggio. “Purtroppo i dati per la nostra città”, ha fatto sapere Isaac Scaramella, candidato della lista Marco  Fenaroli – al lavoro con Brescia e presidente ‘congelato’ di Legambiente, che ha partecipato come volontario alle rilevazioni, “sono tutt’altro che lusinghieri. Nella categoria città medie Brescia è in ultima posizione con solo il 7% di bici sul totale. La penultima, Ravenna ha un ben  più incoraggiante 23.8%. Bolzano prima in classifica arriva oltre il 75%”.
Secondo Scaramella “la rilevazione è stata fatta in punti ad alto traffico di bici, via Crocifissa di  Rosa e via Veneto, in corrispondenza di comode piste ciclabili. Non oso pensare alla stessa  operazione ripetuta, ad esempio, in via Milano. Brescia merita maggior attenzione alla ciclabilità, vanno messe  urgentemente in sicurezza le piste ciclabili esistenti e deve essere potenziata la rete. Il costo  sostenuto per la tappa finale del Giro d’Italia avrebbe permesso di finanziare un terzo del  piano della ciclabilità inserito nel PGT. Una amministrazione attenta al tema della ciclabilità si  nota anche da questi particolari”.

 

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