Nell’ ‘agenda verde’ di Orlando il caso Caffaro

Il neo ministro all'Ambiente ha inserito tra le priorità del suo mandato il sito inquinato bresciano, insieme con l'Ilva di Taranto e la rimozione della Costa Concordia.

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(red.) Il caso Caffaro è inserito tra le priorità nell’agenda del neo ministro dell’Ambiente della Tutela del territorio e del mare, Andrea Orlando. La problematica ambientale del Sin (Sito di interesse nazionale) bresciano è posto in evidenza insieme con l’Ilva di Taranto e lo smantellamento della Costa Concordia, arenata davanti all’isola del Giglio.
L’ex ministro Corrado Clini ha consegnato l’ “agenda verde” a Orlando, che ha prestato giuramento domenica con il nuovo Governo guidato da Enrico Letta,  e che ha già indicato che bisogna dare “risposte immediate sulle calamità naturali e rimuovere gli elementi di deterioramento del territorio”.
Orlando vanta esperienza nella Commissione antimafia e contro le ecomafie, ma il neoministro deve fare i conti con le risicate risorse del suo dicastero, che ha un bilancio ridotto di quasi a un terzo rispetto al 2009.

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