Caffaro, sbloccati i fondi per la bonifica

Intesa tra Regione, Comune di Brescia e ministero, che ha messo a disposizione 6,7 milioni di euro. L'assessore all'Ambiente: "Solo primo passo".

(red.) “Abbiamo la firma, ora il Ministero agisca”. A comunicare l’avvenuta sottoscrizione della convenzione relativa al Sito di interesse nazionale ‘Brescia Caffaro’ è stato l’assessore regionale all’Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile, Claudia Terzi.
“Dopo anni di attesa”, ha commentato, “oggi, grazie alle sollecitazioni di Regione Lombardia, è attivo lo strumento cardine per avviare le attività di bonifica. Con questa firma finalmente possono essere sbloccati i 6,75 milioni di euro disponibili sin dal 2006, ma che, a causa delle lungaggini burocratiche del Ministero dell’Ambiente, sono rimasti fermi, con gravi disagi per i territori di Brescia, Passirano e Castegnato inquinati dal Pcb di Caffaro. Mi auguro che ora si dia immediata esecuzione all’incarico dato a Sogesid, azienda in house del Ministero, cui spetterà la realizzazione concreta delle azioni previste dalla convenzione”.
Le somme messe a disposizione non sono però sufficienti per la bonifica completa dell’area: “Questo è solo un primo passo: con i fondi sbloccati oggi”, ha spiegato l’assessore, “sarà possibile avviare solo una piccola parte delle attività, fra cui la progettazione della bonifica. Per concludere i lavori servono però altri soldi e su questo la disattenzione dello Stato è molto grave. Ribadisco ciò che ho già detto: per il caso Caffaro finora il Governo ha stanziato solo 6,75 milioni di euro, contro i 336 milioni messi a disposizione per l’Ilva di Taranto e questo nonostante la situazione bresciana sia assai più seria. Così non va, Regione Lombardia farà pressing sul Governo per reperire altri fondi e dare risposte ai cittadini, che attendono già da troppo tempo. Proporrà un’azione congiunta dei presidenti della Macroregione Nord”.
Anche il Comune di Brescia ha approvato in Giunta la Convenzione e la sottoscriverà quanto prima.

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