Fenili Belasi, assemblea Pcb: il ministro non c’è

Delusione per un’assenza pesante. Tra i cittadini di Capriano e dei Comuni limitrofi serpeggia la preoccupazione. Il sindaco Lamberti: “A Roma per avere risposte”.

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(red.) L’assenza è stata di quelle che pesano, e non poteva passare sotto silenzio. Perché, alla fine, all’incontro pubblico organizzato dal Comune di Capriano del Colle alla cascina San Giorgio di Fenili Belasi per parlare dell’inquinamento da Pcb, non è arrivato nessun rappresentante del ministero dell’Ambiente.
Il sindaco Claudio Lamberti, rivolgendosi alle centinaia di persone presenti in sala, ha espresso pubblicamente il proprio rammarico, informando che solo alla vigilia dell’assemblea è arrivata la comunicazione che non sarebbero intervenuti né il ministro, né alcun rappresentante del Ministero perché avevano altre priorità. Il sindaco ha stigmatizzato tale decisione, definendola molto grave nei confronti dei bresciani che, da questo incontro, attendevano rassicurazioni e risposte concrete da parte delle istituzioni nazionali. Il primo cittadino ha comunque invitato i cittadini a rimanere uniti, reagendo insieme nonostante l’atavica indifferenza della politica.
L’unione non fa certo difetto agli abitanti di Capriano, ma ad essa si è aggiunta anche una grande preoccupazione, perché, a loro dire, poco o nulla è stato fatto a tutela della salute dei cittadini.
Intanto l’Arpa ha provato a fare un po’ di luce sulla questione sottolineando la necessità di intervenire e affrontare razionalmente il tema delle rogge, e quindi dei sedimenti contenenti Pcb  che si stanno pian piano spostando a valle. L’Asl, attraverso la responsabile del servizio di medicina ambientale, Lucia Leonardi, ha invitato a prestare la massima attenzione alla contaminazione ambientale. Al momento, però, come ha spiegato la dottoressa, senza uno studio epidemiologico non avrebbe senso che i singoli si sottoponessero all’analisi per misurare la presenza di Pcb in corpo, perché senza valore clinico.
Tuttavia, la richiesta della Rete Antinocività Bresciana di rendere l’esame gratuito, o per lo meno di calmierarne il prezzo, ha incontrato gli applausi della platea. Secondo il sostituto procuratore Federico Bisceglia, uno dei titolari del fascicolo aperto causa l’assenza di bonifiche sull’area Caffaro, un monitoraggio sarebbe opportuno. Bisceglia si è detto intenzionato a portare questa istanza alle sedi istituzionali competenti, ovvero Asl e Regione Lombardia.
Nel frattempo, si continuerà ad indagare per verificare se l’assenza di bonifica costituisca reato. Infatti, da un lato la materia è regolata da norme poco chiare, dall’altro, come ha detto il pm, in Italia c’è stata la scelta politica di non criminalizzare certi comportamenti.
Intanto, proprio su Roma si sta concentrando l’attenzione del sindaco di Capriano e dei Comuni vicini. Lamberti ha affermato che, al massimo entro il mese prossimo, lui e i suoi colleghi si recheranno a Roma per ribadire le proprie pretese, che sono anche quelle dei cittadini. Il territorio e la sua gente vogliono risposte. La promessa di Lamberti è quella di non mollare finché non arriveranno i chiarimenti richiesti.

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