Sonico, 833mila euro per curare la Val Rabbia

La Regione ha stanziato i fondi per intervenire sulla zona interessata dalla frana dello scorso anno. Soddisfatto il sindaco che intende iniziare i lavori entro l’estate.

(red.) La primavera ormai alle porte, per gli abitanti di Sonico, ha l’aspetto di una medaglia a due facce: da un lato il timore che il disgelo possa mettere in moto la frana della Val Rabbia, dall’altro la buona notizia che, martedì scorso, la Regione ha firmato la convenzione che concede i primi 833mila euro per la messa in sicurezza del dissesto che, l’estate scorsa aveva travolto Rino di Sonico, riversandosi poi sulla Statale 42.
La somma sarà affidata al Comune, che utilizzerà i fondi per lo studio di fattibilità complessivo dell’area interessata dai rischi idrogeologici della Val Rabbia e della frana di Pal, oltre che per la progettazione e la realizzazione di un primo lotto funzionale di lavori.
La convenzione, siglata dal sindaco Fabio Fanetti e dalla direzione generale Territorio e Urbanistica, ha il compito di individuare le opere necessarie per la messa in sicurezza della zona interessata dal dissesto, nonché i tempi di esecuzione dell’intervento e le modalità di trasferimento dei fondi.
Non è tutto, infatti, il primo cittadino ha confermato che, se non ci saranno intoppi, nel giro di qualche settimana inizieranno i lavori alla briglia di contenimento che, nel luglio 2010, era stata fortemente danneggiata dall’enorme quantità di detriti che era riuscita a contenere in occasione della frana.
Le opere sono appannaggio della Provincia di Brescia, che utilizza i fondi della legge Valtellina, e prevedono non solo lo sversamento del materiale, ma anche il consolidamento delle strutture al piede.
Ci sono importanti novità anche per quanto riguarda il ponte sul torrente Rabbia, spazzato via dalla furia dell’acqua: il Comune ha consegnato il progetto di variante (alcuni mesi fa la Regione aveva prescritto alcune migliorie al progetto originario, per la posa di un manufatto più largo di quello previsto in origine) e il 28 marzo è in programma la conferenza dei servizi per dare il via libera alle opere, che Fanetti intende avviare prima dell’estate.
Nel corso dell’inverno la situazione non è rimasta però ferma. Infatti, dopo aver utilizzato i primi 150mila euro stanziati per il pronto intervento, è stato anche montato un sistema di telecamere a Loritto di Malonno, proprio dalla parte opposta della vallata, con il compito di segnalare eventuali anomalie in Val Rabbia. Inoltre, sono stati realizzati un rilievo aereo della zona (in collaborazione con l’Università degli studi di Brescia) e uno studio geologico con caratterizzazione e fissazione delle soglie di pericolosità, insieme all’Ateneo di Milano.

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