Fondital e Hayes: la flessibilità non piace

L'azienda di Vobarno vuole portare da 15 a 21 i turni settimanali: i lavoratori “bocciano” la proposta. Problema analogo a Dello dove però sembra prossimo un accordo.

(red.) Anche in provincia di Brescia, il tema della flessibilità rimane terreno fertile per l’incontro-scontro tra imprenditori e lavoratori.
Da oltre un anno, ad esempio, la Fondital di Vobarno, produttrice di radiatori, sta valutando la possibilità di ampliare l’orario di attività del reparto fonderia, portandolo da 15 a 21 turni settimanali. Tale operazione vedrebbe il coinvolgimento di 90 lavoratori su un totale di 360 nel sito di Carpeneda. Con questo progetto, il gruppo guidato dalla famiglia Niboli vorrebbe ottimizzare i costi fissi degli impianti e, al tempo stesso, migliorare la competitività del sito produttivo.
Dopo l’estate, il board della Fondital ha incontrato a più riprese i rappresentanti sindacali della Fim-Cisl e della Fiom-Cgil palesando loro la necessità di ottenere al più presto un maggior rendimento del reparto fonderia. Dopo aver illustrato le proprie posizioni a inizio settimana, Fim e Fiom hanno indetto un referendum dove, in sostanza, chiedevano ai lavoratori il benestare per avviare una trattativa con l’azienda su questo tema contrattuale. Mercoledì si è proceduto con la votazione all’interno dello stabilimento di Carpeneda di Vobarno e, nel primo pomeriggio, dopo lo spoglio delle schede, sono arrivati i risultati. L’ampia maggioranza dei lavoratori della Fondital non ha condiviso la necessità manifestata dall’azienda, rimandando così al mittente la richiesta di maggiore flessibilità.
Contraria alla posizione dei dipendenti, la Fim-Cisl, si è detta dispiaciuta che ci sia una pregiudiziale alla possibilità di avviare una trattativa con la società. Infatti, sempre secondo Fim, con questo voto, i lavoratori confermerebbero che non intendono ricevere maggiori garanzie per il futuro, lasciando invece la mani libere all’azienda di ricorrere anche a scelte difficilmente rimediabili, come ad esempio la delocalizzazione. Di avviso contrario i colleghi della Fiom-Cgil, sicuri che con i vertici della Fondital il confronto sia ancora aperto e che, per ora, non ci sia alcun motivo per lanciare segnali di allarme.
Rimanendo sempre in tema di flessibilità, alla Hayes Lemmerz di Dello si va verso un accordo separato. Ricevuto il mandato dei lavoratori ad avviare una trattativa con l’azienda per il rinnovo del contratto aziendale, nel primo pomeriggio di mercoledì i sindacalisti della Fim-Cisl si sono seduti al tavolo delle trattative con il management della multinazionale brasiliana.
La vicenda è la seguente: da più di un anno a questa parte la Hayes Lemmerz lamenta una maggiore flessibilità da parte dei propri dipendenti e per questo motivo ha avanzato una proposta di rinnovo del contratto integrativo che, in sintesi, prevede di legare il premio di risultato ad alcuni parametri produttivi. Insomma, senza tanti giti di parole, il gruppo di Dello ha fatto capire ai propri lavoratori che nel caso non si trovasse un accordo sarebbe pronto a traslocare il sito produttivo in Repubblica Ceca o in Turchia.
Nonostante ciò, la Fiom si è detta contraria alla piattaforma di rinnovo avanzata dai vertici aziendali che, a suo giudizio, peggiorerebbe le condizioni economiche dei dipendenti, andando inoltre ad intaccare le garanzie acquisite dagli stessi. Sul fronte opposto la Fim ha invece deciso di accogliere in parte le richieste della multinazionale e ha dunque portato avanti la trattativa fino alla tarda serata di mercoledì.
L’esito dell’incontro è ancora sconosciuto ma, secondo alcune indiscrezioni, i metalmeccanici della Cisl arriveranno all’accordo con l’azienda, riuscendo anche a migliorare alcuni parametri previsti nella bozza di rinnovo iniziale.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.