Alfa Acciai, operativo il nuovo parco rottami

L'azienda bresciana aveva firmato a marzo 2012 un accordo con la Harsco Metal, per migliorare l'efficienza dei processi e la performance ambientale. Ora il progetto entra nel vivo.

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(red.) E’ diventato pienamente operativo il nuovo piano di gestione del parco rottame e scorie di Alfa Acciai.
Un progetto che era stato avviato nove mesi fa, con la firma a marzo 2012 tra l’azienda bresciana e Harsco Metal, società quotata in borsa, specializzata nella fornitura di tecnologie e servizi innovativi alle acciaierie per la lavorazione dei materiali, la logistica e il recupero dei metalli dai residui di lavorazione. Obiettivo del progetto era di massimizzare l’efficienza e valorizzare i sottoprodotti da forno elettrico. “In pratica, un’azienda tradizionale, con molto hardware”, ha spiegato Giuseppe Cavalli, direttore generale di Alfa Acciai, “sempre più si sta dotando di software, con tutti gli strumenti che danno poi ampi spazi di miglioramento di processi e prodotti”.
A nove mesi dalla firma del contratto, dunque, sono operativi il nuovo parco rottame e il nuovo parco scorie. Il primo, completamente gestito elettronicamente con sofisticati sistemi di pesatura e rilevazione Gps, è dotato di 3 grandi gru elettriche (che consumano il 25% in meno di energia rispetto alle precedenti), in grado di movimentare giornalmente dalle 8 alle 10mila tonnellate di materiale e di mezzi di movimentazione di ultima generazione, più performanti ed ecologici. Per le scorie, è stato realizzato un capannone di lavorazione dei sottoprodotti con sistema di contenimento delle polveri. Un’operazione che è valsa un investimento da parte di Alfa Acciai di 13milioni di euro, per consentire una gestione ottimale delle diverse fasi del processo produttivo e garantire un miglioramento della performance ambientale dello stabilimento.
“Per sviluppare le migliori performance sia ambientali che di costo, però”, ha spiegato Cavalli, “occorreva innanzitutto ottimizzare il mix di rottame immesso nel forno, approvvigionato quotidianamente da centinaia di camion, come fosse una ricetta dove le proporzioni devono essere rigorosamente rispettate. Il nuovo parco rottami nasce proprio in funzione di questo: le modifiche sul processo fusorio hanno consentito ad Alfa Acciai di introdurre ed affinare nuovi sistemi atti a minimizzare le risorse (energia e ferroleghe)”. Nella lavorazione delle scorie, Alfa Acciai aveva già investito per ottenere direttamente dal ciclo produttivo il “sinstone”, una pietra sintetica usata nei sottofondi statali.
Ora con le nuove tecnologie di Harsco, si potranno sviluppare nuovi impieghi di questo materiale. “Sul fronte del personale”, ha spiegato Cavalli, “abbiamo infine sviluppato una fattiva collaborazione con i sindacati, per trovare la soluzione più idonea affinché le persone interessate di Alfa Acciai, una quarantina in tutto, fossero debitamente coinvolte nel progetto e formate per essere avviate e gestire progressivamente questa nuova realtà dotata di innovazione. Tutto questo progetto”, ha concluso Cavalli, “è una risposta che il gruppo di Brescia ha individuato e messo in atto a fronte della necessità, sempre più stringente, di stare su un mercato ogni anno più difficile”.

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