Hayes Lemmerz, passa la linea della Cisl

La maggioranza dei lavoratori dell'azienda di Dello ha scelto di avviare un confronto con l'impresa per legare salario a produttività. La Fiom Cgil voleva rifiuare le trattative.

(red.) I lavoratori della Hayes Lemmerz  dicono sì alla trattativa con l’azienda.
Nella Hayes Lemmerz di Dello (nel bresciano), fabbrica di cerchi in lega, i 360 lavoratori sono stati chiamati a decidere se aprire il confronto con l’azienda per un salario legato alla produttività, prospettiva sostenuta dalla Fim Cisl, o rifiutare qualsiasi trattativa come voleva la Fiom Cgil. 160 lavoratori (57%) hanno votato per la prima soluzione, 121 (42,9%) per l’altra; 2 le schede nulle. “Le divisioni sono evidenti, seminate a piene mani dall’atteggiamento pregiudiziale e ideologico di quella parte di sindacato che mette i diritti prima del lavoro, con il bel risultato”, ha commentato Laura Valgiovio, Segretario generale dei metalmeccanici Cisl, “di far perdere entrambi quando riesce a imporre la sua linea, vedasi vertenza Cacciamali, vedasi vertenza Federal Mogul. Però, alla Hayes Lemmerz più evidente delle divisioni è la richiesta di lavoro e di futuro che viene dal risultato del referendum.
La maggioranza dei lavoratori ci assegna la responsabilità di creare le condizioni contrattuali necessarie ad impedire lo smantellamento della fabbrica e il trasferimento della produzione all’estero, tutelando reddito e lavoro. Partiamo da una base di confronto che non mette in discussione né i diritti né il salario. Siamo consapevoli di una responsabilità grande, ma questo è il compito del sindacato: contrattare, confrontarsi, discutere, difendere il lavoro che c’è non quello del libro dei sogni. La Fim, con l’appoggio dei lavoratori, farà tutta la sua parte”.

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