Via Nullo, al via i lavori di scavo nel giardino

Iniziano gli interventi di escavazione del terreno contaminato da diossine e Pcb. Quindi, dopo le analisi del caso, si passerà alla riqualificazione del parco.

(red.) Prende il via questo martedì la prima fase dei lavori di scavo in via Nullo a Brescia. L’intervento è finalizzato alla bonifica del giardino, il cui terreno è contaminato da diossine e Pcb.
Ad aggiudicarsi l’appalto la ditta “Vezzola” di Lonato (180mila euro con uno sconto del 27,82 per cento sulla base della gara).
La bonifica dei giardini di via Nullo era già stata fermata dalla magistratura nel 2009, perché la ditta “Moviter” di Edolo, incaricata dal Comune, falsificava le bolle di trasporto per smaltire illegalmente il terreno in una cava nella bassa bresciana. L’amministratore della “Moviter” è stato poi condannato per smaltimento illecito di rifiuti, e del caso si è occupata nel maggio scorso anche la Commissione parlamentare d’inchiesta presieduta dall’onorevole Gaetano Pecorella.
Dopo il caso “Moviter”, come aveva riportato a dicembre Radio Popolare, con un servizio realizzato da Andrea Tornago, era stato chiesto al Comune di non affidare i lavori a chi offre il massimo ribasso sull’importo dell’asta pubblica: ma il nuovo appalto è stato vinto dalla “Vezzola” grazie a un’offerta al ribasso di quasi il 28%, addirittura superiore al 25% offerto a suo tempo dalla “Moviter”.
La “Vezzola” è una delle imprese impegnate nella costruzione dell’autostrada “Brebemi”, per cui starebbe effettuando lavori per un appalto superiore ai 50 milioni di euro. Ora si dovrà occupare di asportare terreno contaminato da Pcb fino a 140 volte oltre i limiti su un’area di 7mila mq accanto all’industria chimica “Caffaro”.
I lavori inizieranno con una fase di scavo fino a 50 centimetri di profondità, aggiungendosi quindi ai 50 precedentemente raggiunti.
Se non ci saranno ulteriori problemi di infiltrazione di Pcb (che verranno verificati attraverso un’apposita indagine affidata alla “Indam” di Castel Mella, per un costo di 30mila euro), come ha spiegato l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Brescia Mario Labolani, prenderanno il via gli interventi dedicati al parco vero e proprio.
A smaltire i materiali sarà la “Edilquattro Srl” di Montichiari, che si è aggiudicata l’appalto, mentre il trasporto dei detriti contaminati non è stato ancora affidato tramite gara pubblica.
I lavori per la sistemazione del giardino ammontano a 430mila euro.
“Il progetto”, ha spiegato Labolani, “che si inserisce tra l’altro nella nuova riqualificazione della zona di via Milano, prevede la suddivisione del parco in due zone di utilizzo: nella zona a nord, confinante con la Via Milano e con la via Industriale, un giardino d’arredo e di passeggio con area giochi; nella parte centrale una zona di aggregazione e riposo. La zona a sud, non ancora bonificata, verrà ceduta alla confinante palestra per potenziare le attività sportive. La vecchia ferrovia verrà utilizzata, in una seconda fase, come percorso ciclopedonale con un conseguente ampliamento sia fisico che visivo del sito”.
“Sempre nella seconda fase”, ha aggiunto l’assessore ai Lavori Pubblici, “è prevista la recinzione dell’area sia per la sicurezza dei bambini, sia per impedire l’accesso nelle ore notturne. Molto importante è lo studio dell’illuminazione e delle strutture giochi inserite poiché la rivitalizzazione del parco molto dipenderà dalla sicurezza che si potrà garantire soprattutto nelle ore serali e dall’interesse che strutture ludiche particolari potranno creare. Nella zona intermedia è prevista una piazza con ampie sedute, una vasca, giochi d’acqua e di luci che, oltre a creare interesse da parte dei più piccoli, permetteranno di attenuare i rumori del traffico delle vie Milano e Industriale. A lato della piazza è prevista una cabina interrata indispensabile per il contenimento dei quadri di comando necessari per il funzionamento degli impianti tecnologici sia per la fontana, sia per i giochi d’acqua, sia per l’ irrigazione e per le luci. La parte più a nord è contraddistinta da uno storico filare di Tigli che sottolinea l’importanza dell’ingresso e che verrà valorizzato con una pavimentazione lapidea e con l’inserimento di elementi di arredo consoni al sito”.
“L’area giochi”, ha continuato l’assessore in Loggia, “situata tra il filare di Tigli e la ex ferrovia in uno spazio completamente aperto, è strutturata in modo da garantire l’uso delle strutture a bambini di ogni età senza però creare interferenze tra i vari settori e in assoluta sicurezza.Verrà realizzato l’impianto di irrigazione. Si realizzerà anche il nuovo impianto di illuminazione con l’utilizzo di innovative tecnologie led che garantiscono notevole risparmio energetico. Vengono prese in particolare considerazione le zone meno visibili dall’esterno. La vegetazione aumenterà di qualche albero ad alto fusto mentre, per garantire la visibilità e la sicurezza, non sono previsti arbusti. I materiali per le pavimentazioni, tutti idonei ad essere percorsi sia da disabili sia da mamme con il passeggino, saranno il granito, le piastrelle di porfido, il getto di cemento lavato tipo Levocell e la gomma colata nell’area giochi. Gli arredi saranno in acciaio e legno nella piazza e, nello stesso stile, in acciaio nelle altre zone del parco”.

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