Movida al Carmine, comune messo in mora

Una trentina di cittadini di Brescia pronti ad andare in causa con la Loggia per vedere risolti, quantomeno parzialmente, schiamazzi e traffico nelle ore notturne.

(red.) Avevano promesso azioni legali contro la movida del Carmine e sono stati di parola. Nella giornata di martedì il comune di Brescia ha ricevuto una messa in mora firmata da 27 cittadini. Nell’epifania, si legge in un comunicato stampa delle associazioni Brescia In e Quadra Quarta (che patrociniano l’iniziativa), inizierà una vera e propria azione legale per obbligare l’amministrazione comunale a intervenire contro schiamazzi e traffico che, nelle sere del fine settimane, animano la zona di via Fratelli Bandiera, diventata un luogo di ritrovo per centinaia di giovani che frequentano alcuni locali.
“Sono molto di più del previsto i cittadini che hanno firmato il mandato al coordinamento legale per mettere in mora il Comune, nella persona del sindaco Avv. Adriano Paroli ed inviata in data odierna: 27 i sottoscrittori che sono stati selezionati perché aventi o rilevazioni acustiche  o aventi certificati medici che attestano la criticità nella salute per la mancanza di sonno dovuto agli ‘effetti collaterali della cosidetta movida’”.
I cittadini chiedono “che vengano adottati in via d’urgenza e a tutela del loro primario diritto alla salute, i provvedimenti consentiti dalla normativa richiamata ivi incluse le indispensabili misure volte ad anticipare l’orario di chiusura dei locali. In ogni caso, ove anche la presente ultima istanza non trovasse accoglimento entro e non oltre quindici giorni dal ricevimento della presente, i signori procederanno in ogni competente sede di giustizia, civile e penale, a tutela dei loro diritti fondamentali nonché per ottenere il risarcimento dei danni subiti, evidenziando ogni responsabilità eventualmente individuabile anche sotto il profilo omissivo”.
BresciaIn e Quadra Quarta hanno annunciato anche che cittadini di altre zone della città, fra cui piazza Arnaldo e Borgo Wuhrer, stanno iniziando lo stesso percorso legale. “Il coordinamento legale formato da quattro avvocati è disponibile gratuitamente per promuovere ulteriori azioni giudiziarie, informazioni e comunicazioni si possono ottenere scrivendo alla mail vogliamodormire@bresciain.it oppure sul gruppo di Facebook vogliamo dormire.

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