Un volume racchiude tutti i “mali” di Brescia

E' una pietra miliare il documento prodotto dalla Consulta per l'Ambiente, che ha riassunto "il pensiero vissuto e agito dai cittadini con sensibilità ambientale".

(p.f.) Tutti i problemi ambientali bresciani in unico volume. E’ una pietra miliare il documento prodotto dalla Consulta per l’Ambiente, che ha riassunto in un volume “il pensiero vissuto e agito dai cittadini con sensibilità ambientale”, come recita il sottotitolo.
Temi, problemi, proposte sull’inquinamento – dal suolo all’aria all’acqua – arrivati da cittadini e associazioni, sono stati sintetizzati in dieci mappe concettuali, tabelle sinottiche e documenti più analitici, come base da sottoporre alle istituzioni. Quello, insomma, che ci si aspettava dalla Commissione Ambiente, che dopo la maratona terminata prima dell’estate, di fatto non è però riuscita a sintetizzare i temi affrontati in un documento da sottoporre al Consiglio Comunale.
“In questi anni”, ha spiegato il coordinatore dell’ufficio di presidenza della Consulta, Maurizio Frassi, “abbiamo visto crescere sempre di più la sensibilità e le istanze di partecipazione dei cittadini. Sono cresciute le aggregazioni informali di quartiere e le adesioni ad associazioni storicamente presenti sul territorio”. E’ cresciuto anche il livello dei singoli cittadini che si occupano di ambiente. Persone che nella vita fanno tutt’altro, ma che si sono trovate nella necessità di dialogare con tecnici, acquisendo competenze da consulenti ambientali.
Nel volume, in particolare, sono stati raccolti i contributi di Amici della Bici “Corrado Ponzanelli”, Centro Operativo Difesa Ambiente, CoHousing, Codisa, Comitato Spontaneo contro le nocività, Comitato Sud di Brescia, Coordinamento Comitati Ambientalisti Lombardia, I Gnari de’ Mompià, Italia Nostra Brescia, Legambiente Brescia, Unione Italiana Sport per Tutti – Uisp Brescia. Hanno partecipato anche Meetup di Brescia e Lipu.
“Lo sforzo è stato di raccogliere ed organizzare il pensiero ed il vissuto da parte dei gruppi ambientalisti”, ha proseguito Frassi, “che stanno esprimendo i malesseri della città, per promuovere una serie di confronti con tutte le istituzioni e le parti sociali”. “Uno dei temi”, ha spiegato Romano Meazzi, dell’ufficio di presidenza, “che emerge da tutti i contributi è la necessità di avere una visione globale dei disagi ambientali. In molti casi, infatti, i fattori inquinanti sono rispettosi dei limiti di legge, ma guardando all’insieme si rileva che i limiti sono ampiamente superati. La proposta per il futuro, dunque, è di avere un approccio globale”.
Il documento sarà ora presentato alle istituzioni, per rilanciare la necessità di convocare gli stati generali dell’ambiente, che mettano insieme politici, professionisti, cittadini. “L’augurio è che le istituzioni non ignorino il documento”, ha concluso Pietro Garbarino, membro della Consulta, “perché se così facessero sarebbe molto grave. Noi comunque non ci fermiamo qui, ma organizzeremo incontri e seminari con la cittadinanza, con gli ordini professionali e con le parti sociali”.

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