L’Idv ignora il Pd e si rilancia nel centrosinistra

Maurizio Zipponi: "Contro Di Pietro solo un attacco mediatico. A Brescia ci poniamo con idea di alternativa a Paroli. l’Idv non va col cappello in mano da nessuno".

(p.f.) Fiducia incondizionata a Di Pietro: l’Idv va avanti e punta dritto alla amministrative bresciane del 2013. “Condanniamo”, ha spiegato l’onorevole Maurizio Zipponi, “l’attacco diretto ad Antonio Di Pietro, un atto di killeraggio mediatico”. All’accusa di aver acquistato case con i soldi pubblici, si risponderà con gli atti che dimostreranno che sono solo falsità. “Un attacco furibondo contro quello che è stato il simbolo di mani pulite nel 1992”, ha proseguito Zipponi, “e che continua ad esserlo anche oggi.  Di Pietro non ha speso un euro di soldi pubblici, le famose 56 case non esistono”. L’attacco mediatico, però, ha fatto male all’Idv. “Siamo stati colpiti, ma non affondati, e il partito reagirà con le forze che ha”.
Preso atto che è finita una fase politica e che siamo ormai nella terza repubblica, l’Idv si propone come motore per aprire una nuova fase costituente in Italia, in cui il partito di Di Pietro metterà a disposizione il meglio che può offrire, in termini di competenze. L’Italia dei valori, intanto, non si scioglie e per ora non c’è nessun nuovo simbolo. “Aprire una nuova fase costituente vuol dire avviare una nuova realtà politica. Partiamo dai dati, dal 60% di astensioni e schede bianche della Sicilia, dei voti dati a Grillo. E’ in atto una rivoluzione in senso politico, e noi vogliamo far parte di questa rivoluzione gentile, per un ricambio della classe dirigente e una politica che sia in discontinuità con quella di Berlusconi e di Monti”.
A dicembre, dunque, si avvierà la fase costituente, in cui l’Idv si metterà a disposizione di associazioni, sindacati, cittadini, per un nuovo progetto politico, di cui sarà protagonista sempre Antonio Di Pietro. “Sarà lui”, ha continuato Zipponi, “a traghettare l’Idv verso una nuova fase”. Il cambiamento lo si percepirà con una modifica al simbolo: dove oggi campeggia il nome del fondatore, ci sarà il nome del nuovo progetto politico. Se non c’è rottura, comunque nell’Idv si respira aria di cambiamento, che avrà le sue ripercussioni anche su Brescia. “Ci auguriamo”, ha concluso Zipponi, “che il centrosinistra recuperi a Brescia come in Lombardia il suo ruolo di alternativa. In regione, come alternativa a Formigoni, a Brescia verso Paroli. Di certo, però, l’Idv non va col cappello in mano da nessuno, tanto meno se ci viene chiesto di mettere nel cappello la testa di Di Pietro”.
Secondo l’ultimo sondaggio, a Brescia l’Idv sarebbe attorno al 5%. “C’è molto spazio per crescere. A Brescia ci poniamo cme alternativa a Paroli, nell’ambito del centrosinistra”. Il 24 novembre, il Museo delle Miglia ospiterà proprio un convegno a cui sarà presente l’onorevole Antonio Di Pietro. “Sta accadendo qualcosa di sorprendente”, ha aggiunto il coordinatore cittadino Claudio Belotti, “il partito sta ricevendo, tramite una mailing list, tante richieste da parte di cittadini, con curricula notevoli, che vogliono mettersi a disposizione del partito. Stiamo valutando di reclutare anche attraverso questo sistema i candidati per la lista delle amministrative 2013”.

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