Brescia: sfratto rinviato, accordo raggiunto

Picchetto nella mattinata di lunedì al Carmine. Una famiglia di immigrati ha ottenuto una proroga ed il proprietario accettato il piano di contenimento del Comune.

(red.) Un altro sfratto rinviato e una famiglia che ha ottenuto una proroga di 5 mesi. La proprietà ha accettato il piano contenimento sfratti del comune.
E’ successo nella mattinata di lunedì in vicolo Fenarolo a Brescia, nel cuore del quartiere Carmine. Sul posto, dalle 8, si sono presentati diversi rappresentanti dell’Associazione Diritti per tutti insieme con il Comitato provinciale contro gli sfratti che hanno organizzato un presidio davanti all’abitazione di una famiglia di immigrati, vittima della morosità incolpevole.
sul posto sono intrvenuti anche polizia locale, carabinieri e polizia, ma non si sono registrati momenti di tensione, come invece avvenuto venerdì a Manerbio.
Si tratta della 26esima azione messa a segno nella Campagna d’autunno “Stop agli sfratti”. Il nucleo familiare, composto da padre, madre e tre bambini di 8,6 e 2 anni rischiava di finire sulla strada dopo il rifiuto del proprietario ad accettare il piano contenimento sfratti del Comune che, sulla base della linea di intervento 2 del protocollo, aveva garantito il pagamento di 380 euro al mese per almeno 5 mesi in cambio della sospensione, non annullamento, dello sfratto. “Un periodo”, viene spiegato da Radio Onda d’Urto, “che darebbe la possibilità all’inquilino di maturare altri punti per l’assegnazione di una casa popolare o di trovare un lavoro”.
L’altra soluzione prospettata dal Comune rimaneva, viene spiegato; “quella di farsi carico della madre e dei tre figli, separandoli dal padre e collocandoli in qualche struttura dove costerebbero alla collettività circa 1000 euro al mese”. “Il padre”, continua la radio antagonista, “arrivato in Italia nel 1997 dal Ghana per scappare dalla fame, è stato metalmeccanico e poi fino al 2011 ha fatto l’ operaio presso una ditta di autodemolizione; è stato licenziato e da allora non ha più trovato lavoro e non è riuscito a pagare i 500 euro di affitto per il bilocale al quarto piano senza ascensore di un vetusto edificio del centro storico di Brescia, nel quartiere del Carmine”.

 

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