Castelletti chiude al centrodestra: “Delusa”

La consigliera comunale non chiude al Pd, anche se al momento la distanza è ampia: "Serve serietà, fantasia e un controllo rigoroso nell'amministrazione".

(v.p.) Sarà certamente una protagonista delle prossime amministrative di Brescia del 2013.
Laura Castelletti, insieme con la sua associazione Brescia per Passione, potrebbe essere addirittura l’ago della bilancia della prossima maggioranza che guiderà la Loggia. Per capire meglio idee e progetti dell’unica donna candidata sindaco delle scorse elezioni comunali, quiBrescia.it le ha fatto alcune domande.
DOMANDA. Cosa serve alla città in questo momento?
RISPOSTA. Serve un’alternativa vera all’attuale maggioranza, condita da passione e fantasia. Naturalmente serve anche un confronto reale e concreto con la cittadinanza.
D. Serve un cambio di metodo?
R. Bisogna mettersi al servizio delle persone e lasciare spazio alle idee. I candidati non devono avere manie di protagonismo ma lavorare insieme con la gente a un’idea di città. A questo poi va abbinato un metodo di lavoro rigoroso.
D. E’ così che si lavora in Brescia per Passione?
R. Assolutamente, e devo dire che sono molto soddisfatta. Numerose persone, tanti giovani nonostante il periodo complicato, si sono avvicinati alla politica e alla nostra associazione, e hanno capito che solo lavorando direttamente si possono cambiare le cose.
D. Quali proposte avete prodotto?
R. Molte, tante delle quali anche riprese dall’amministrazione. Così a memoria le prime che mi vengono in mente sono il progetto Smart City, il patto dei sindaci sulle tematiche ambientali, il voucher Mary Poppins per il sostegno delle madri che lavorano.
D. Mobilità e ambiente sono sempre molto seguiti dall’associazione…
R. Sì, e anche in questo caso a tutti convince il nostro metodo. Noi, prima di fare proposte, siamo andati a vedere sul campo una serie di esempi virtuosi, Bruxelles, Copenaghen e Berlino. Abbiamo incontrato amministratori locali e manager pubblici per capire come costruire progetti concreti sulla mobilità sostenibile dedicata al benessere della persona.
D. E’ possibile parlare di benessere della persona in un periodo di vacche magre?
R. Vanno fatte delle scelte di priorità. Noi riteniamo che in un momento di crisi i servizi alle famiglie vadano potenziati e non tagliati. Si facciano tagli altrove e non sulla scuola e sui servizi ai bambini.
D. Ma si sta riferendo alle polemiche sul servizio mensa e sulle famiglie morose?
R. Sì, ma anche in quel contesto l’amministrazione locale deve essere più presente. Si parla delle famiglie che pagano il servizio mensa in ritardo e si ignorano i bambini che mangiano il panino sulla panchina fuori dalla scuola. Anche lì bisogna intervenire e creare un sistema socialmente accogliente. Le donne che devono stare a casa non possono lavorare. Dobbiamo essere elastici e pratici non rigidi nell’offerta.
D. E’ una critica nei confronti dell’amministrazione comunale o sbaglio?
R. Effettivamente alcune scelte mi hanno lasciata perplessa…
D. In che senso…
R. Penso che sia mancato il dialogo con la città e in alcuni casi anche le competenze…
D. Ma a cosa si riferisce nello specifico?
R. Al cambiamento che tutti si aspettavano che, invece, non c’è stato.
D. La questione è stata nel metodo?
R. Non solo. La giunta di centrodestra ha evidenziato un’incapacità politica e amministrativa e quasi tutte le proposte che hanno pensato avevano i piedi d’argilla tanto è vero che non sono decollate.
D. Ma a cosa si riferisce nello specifico…
R. Mi riferisco alla sicurezza, al Cubo bianco, al nuovo stadio, alla cittadella dello sport, all’abbattimento della torre Tintoretto, ora ingessata dopo l’arresto dell’assessore regionale Domenico Zambetti.
D. Beh ma avranno anche realizzato qualcosa…
R. L’unica cosa che hanno realizzato è il Pgt, anche se è un documento che non condividiamo dato che non tutela il territorio, e la metropolitana, che naturalmente non hanno né studiato né realizzato loro.
D. Mi sembra di capire che Laura Castelletti non sosterrà Adriano Paroli.
R. Mi sono sempre confrontata volentieri con il sindaco Paroli e spesso siamo stati ascoltati, ma dopo aver visto la poca competenza, e alcuni…chiamiamoli incidenti, come il caso Matisse, mi sento di escludere un’alleanza con il centrodestra. Non abbiamo mai fatto le pulci all’amministrazione, comunque, ma solo proposte.
D. Strano perché in molti davano Castelletti vicino al centrodestra…
R. Carte in tavola: ho ricevuto delle proposte anche di giunta ma il mio non è mai stato un problema di seggiole, nonostante comunque ci abbia pensato.
D. Qual è la questione allora?
R. Credo che serva un’inversione di marcia. Le forze politiche, però, devono individuare le priorità di governo dialogando con il territorio, e gli assessori dovrebbero essere nominati sulla base di competenze reali e non per soddisfare le varie correnti.
D. Quindi Castelletti correrà da sola alle prossime elezioni?
R. Ovviamente c’è un motivo se non ho ancora depositato la mia candidatura.
D. Quale motivo?
R. Naturalmente sto valutando una serie di proposte, anche se purtroppo più che i programmi vengono valutati i personaggi schierati, e questo non mi piace.
D. Cosa mi dice del dialogo con il Pd?
R. C’è un dialogo in corso, anche se certi episodi successi anni fa mi hanno comunque segnato, anche se in politica fatti personali non dovrebbero pesare…
D. Cosa mi dice di Emilio Del Bono candidato sindaco?
R. Lo vedo tutti i giorni in consiglio comunale. Scherzi a parte, non ho ancora compreso quale sia il candidato che rappresenta il centrosinistra e se faranno le primarie oppure no
D. Chiusura totale anche da questa parte, quindi?
R. In verità ho apprezzato la proposta del “Renziano” Rocco Vergani. La sua riflessione va oltre la sommatoria delle forze politiche e civiche che in tanti hanno fatto in questi mesi, ma piuttosto tenta di disegnare un progetto che s’ispira a una visione comune di città. In questo preciso momento, comunque, stiamo valutando se ci sono le condizioni politiche e programmatiche per andare oltre.
D. In conclusione, allora, quali sono le priorità di un comune complicato come quello di Brescia?
R. Come dicevo prima, serve una ridefinizione delle priorità mettendo i servizi  alla persona in cima alla scala, “non lasciare indietro nessuno” sarà l’imperativo. Nessuno dovrà sentirsi solo nella propria battaglia quotidiana perchè rimasto senza lavoro, perchè con anziani o disabili in casa, perchè separato o più povero di qualche anno fa. Ho fiducia che “insieme”, spendendo meglio i milioni di euro a disposizione del comune e coinvolgendo le tante risorse umane della nostra città, si potranno ottenere buoni risultati.
D. E poi?
R. Le recenti inchieste della Procura su “Matisse” e “Semaforo rosso” impongono d’istituire al più presto un processo di Internal Auditing, in italiano “controllo interno”, che in modo rigoroso verifichi la correttezza e la trasparenza delle procedure e degli atti interni all’amministrazione.
D. Ultima cosa?
R. Crediamo che il Pgt sia da ricostruire. L’imperativo deve essere la tutela dell’ambiente e la difesa del territorio per il bene delle generazioni future. Questo deve comprendere anche l’incentivazioni di comportamenti virtuosi come l’utilizzo della bicicletta e la valorizzazione dei parchi urbani.
D. Qualche idea sul termoutilizzatore, visto che siamo in tema di ambiente?
R. Il grande errore di questi anni è stato smettere di investire nella raccolta differenziata. E’ da anni che siamo inchiodati al 40% serve una marcia in più. E su A2A è ovvio che c’è qualcosa da cambiare, e mi dispiace vedere che non ci sia una donna nei consigli della multiruility. E’ buffo poi vedere che Di Mezza, da assessore al Bilancio, chiedesse gli utili all’azienda e ora, vice presidente del consiglio di sorveglianza, non abbia più fatto sapere nulla su questo tema.

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