Inceneritore, Sel: “Gravi irregolarità impianto”

Per il coordinatore cittadino Mirko Lombardi, dalla relazione Arpa emergerebbero "gravi elementi nuovi" che hanno portato ad un'integrazione dell'esposto in Procura.

(red.) L’incidente all’inceneritore di A2A dell’8 agosto scorso? Sarebbero emerse nuove irregolarità dalla relazione Arpa depositata sulla vicenda, elementi “gravi” che hanno indotto il coordinatore cittadino di Sel Mirko Lombardi ad integrare l´esposto già presentato in Procura.
Nel documento dell’Agenzia regionale per l’ambiente viene affermato che il sistema di misurazione in continuo delle diossine (dettato dall´Aia, autorizzazione integrata ambientale) i criteri di campionamento impostati sull´impianto di via Codignole a Brescia “consentivano il campionamento solo nel periodo di normale funzionamento”.
Il giorno in cui si è verificata la lunga fumata nera, dunque, “solo accidentalmente il campionamento è avvenuto per mezz´ora alla Linea 2 rilevando superi del limite per più di 400 volte oltre la norma”.
Secondo Lombardi, quindi, negli anni scorsi, se anche si fossero verificati episodi analoghi, non ci sarebbe stata la possibilità di rilevarli perché il sistema “era tarato automaticamente per non rilevarle e perché non ne rimanesse traccia”, in violazione, secondo il coordinatore di Sel, “alla legge regionale del 15 febbraio 2012, secondo cui i dati emissivi vanno garantiti sempre”.
Ma anche la relazione Arpa è sotto accusa, mancando una verifica indipendente dai dati forniti da A2A, sulla quale è stata stilata.
Nell’integrazione dell´esposto, nel quale Lombardi aveva chiesto il sequestro cautelativo dell’impianto,  viene evidenziata la gravità dei nuovi elementi emersi.
L’esponente di Sel non manca poi di rimarcare “il silenzio” delle istituzioni cittadine, in primis del sindaco Adriano Paroli e della Giunta sull’operato del termoutilizzatore, struttura che sorge proprio in città.

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