Via Brocchi: “Pronta istanza dissequestro”

La Profacta Spa, titolare dell'impianto di conferimento dell'amianto passa al contrattacco: "Legittimati ad operare". "Le pozzanghere? Area sigillata".

(red.) Dopo il sequestro della discarica di amianto in via Brocchi a Brescia, la Profacta Spa, titolare dell’impianto, passa al contrattacco.
L’azienda sottolinea di essere stata “legittimata ed autorizzata” a svolgere il lavoro di conferimento dell’amianto nel sito a San Polo e di essere pronta a riprendere l’attività.
In secondo luogo, Profacta Spa ha intenzione di depositare un’ istanza di dissequestro del sito e, al contempo, di sanare le eventuali anomalie riscontrate dalla magistratura. Interventi che, però, potranno essere effettuati solo se verranno rimossi i sigilli che, di fatto, impediscono di entrare nell’area.
Non solo, l’azienda ha anche annunciato di avere provveduto a denunciare le persone che sono “illegalmente entrate nel sito”.
Sul controverso punto delle pozzanghere presenti nel cantiere, per la ditta significano che l’area è “perfettamente impermeabilizzata” e “sigillata”. La presenza delle pozze d’acqua potrebbe essere legata, secondo Profacta, ad un cattivo drenaggio del terreno, un problema che l’azienda ha intenzione di risolvere seguendo le indicazioni di Arpa e della Forestale.

 

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