“Ecco perchè Lechi si deve dimettere”

Mostra Inca, Bragaglio (Pd): "C'era una clausola nel contratto che prevedeva il controllo dei numeri". Vergani: "Dove andavano a finire i nostri soldi?".

(red.) Dopo le ultime, clamorose, novità sulle grandi mostre targate Artematica, il consigliere comunale del Pd Claudio Bragaglio ha chiesto le dimissioni del presidente della fondazione Brescia Musei Fausto Lechi. Secondo l’ex-segretario della Quercia, infatti, Il contratto Inca al punto 7.2.B  è chiaro: i pagamenti dovevano essere fatti solo dopo “la definitiva rendicontazione degli introiti relativi all’incasso della vendita dei biglietti” da parte della Fondazione.
“Al di là dei moduli C1”, ha commentato Bragaglio, “la rendicontazione degli introiti non è stata fatta o è stata fatta in modo del tutto superficiale. Il Presidente Lechi  deve finalmente assumersi le proprie responsabilità, dopo questa nuova debacle, e rassegnare immediatamente le sue dimissioni, anche al fine di aprire così la strada all’accertamento di tutte le responsabilità, sia amministrative che politiche, che riguardano Fondazione e Loggia, oltre che Artematica e la filiera di relazioni e di interessi che l’ha illecitamente favorita”.
“Va recuperato il danno economico”, ha concluso il consigliere, “ma contemporaneamente va affrontato il tema delle responsabilità di chi ha portato a Brescia Artematica, di chi ha coperto o non vigilato sulle irregolarità gravi che si sono prodotte, di chi ha avallato operazioni contrattuali tese a favorire Artematica e a danneggiare la città. A partire quindi dalle scelte fatte dal sindaco Adriano Paroli, dalla giunta municipale e dall’allora Direttore generale del comune Maiocchi”.
Anche Rocco Vergani, renziano che ha portato alla luce la vicenda biglietti truccati, ha commentato la notizia sulla mostra degli Inca: “Un altro bonus di 250mila euro erogato dal comune a seguito di dati non conformi a quelli Siae e forniti da Artematica a Brescia Musei. Ribadisco la necessità di un sistema di controllo interno presso la macchina comunale, senza dimenticare la responsabilità politica di coloro che hanno scelto Artematica per le mostre degli ultimi anni e che, cosa assai grave, non si sono accorti del flop delle mostre sotto i loro occhi. Poichè, inoltre, si parla di rendicontazione credo sarebbe utile ricontrollare le spese di queste mostre per capire bene, a questo punto, dove sono andati a finire tutti i soldi stanziati per queste iniziative senza successo”.

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