M5S: “L’inceneritore va sequestrato subito”

I Grillini: "Non appena i controlli sono stati fatti sono emerse le irregolarità, alcune delle quali prevedono addirittura l’arresto e un’ammenda da 10 a 50 mila euro".

(red.) La notizia che nel fascicolo aperto dalla Procura di Brescia sul termovalorizzatore A2A ci sial’intera attività dell’impianto e non solo il  black-out che lo scorso 8 agosto diede luogo alla lunga fumata scura, non stupisce i membri del Movimento 5 Stelle. E nemmeno che  l’indagine Arpa abbia rilevato l’inottemperanza ad alcune prescrizioni dell’Aia (Autorizzazione integrata ambientale), “alcune delle quali prevedono addirittura l’arresto da uno a due anni e un’ammenda da 10 a 50 mila euro per chiunque effettui attività di incenerimento di rifiuti pericolosi in mancanza delle prescritte autorizzazioni all’esercizio”.
“Lo diciamo dal 2005”, spiegano i Grillini in una nota, “e da allora denunciano la scelta inutile e dannosa dell’incenerimento a Brescia, chiedendo trasparenza nei dati e verifiche continue sulle emissioni”. Secondo il M5S serve un intervento immediato di sequestro dell’impianto perché si proceda a verifiche approfondite e, nel contempo, una riconversione a metano anziché a rifiuti per le eventuali esigenze di teleriscaldamento.
Questo anche perché “Non appena i controlli sono stati fatti sono emerse le irregolarità”. E non cose di poco conto. “Ci sono innanzitutto delle inadempienze formali (mancanza della dichiarazione di messa in esercizio), cui si affianca una grave anomalia del sistema di emergenza: la mancata chiusura della saracinesca della linea 2 (la seconda di 3 linee da 266 mila tonnellate annue ciascuna) che avrebbe dovuto impedire il conferimento di ulteriori rifiuti nella camera di combustione a seguito dell’incidente rilevato”, continua la nota.
Ma “ancora più grave è il picco di emissione di diossine che, sulla linea 2, è superiore di tre ordini di grandezza rispetto all’andamento registrato nelle altre due linee e all’andamento storico, sfatando il mito dell’impianto ‘innocuo e sicuro’. Nelle giornate di monitoraggio straordinario da parte di Arpa, 8 e 9 agosto scorsi, le emissioni di monossido di carbonio su tutte e 3 le linee hanno superato i limiti consentiti dalla legge  e vi sono state anomalie nel sistema di monitoraggio dei microinquinanti nella linea 2″.
I Grillini quindi non hanno dubbi: “Il ‘migliore inceneritore del mondo’ (riconoscimento assegnato dalla stessa azienda costruttrice) peggiora drammaticamente la pessima qualità dell’aria della città. Ribadiamo che l’incenerimento dei rifiuti è una tecnologia vecchia e inquinante, culturalmente negativa, che deve essere subito abbandonata”.
L’alternativa? “La strada della strategia Rifiuti Zero, raccolta differenziata spinta porta a porta in tutta la città e interventi volti alla riduzione a monte dei rifiuti prodotti, seguendo l’esempio virtuoso di centinaia di altre città ( da S.Francisco al comune di Capannori, vicino a Lucca)”.
Inoltre, il M5S chiede che “il Comune di Brescia si costituisca parte civile in un eventuale ulteriore sviluppo giudiziario della vicenda. Se ciò non dovesse accadere, il Movimento  dichiara fin da ora che si costituirà parte civile, per continuare nella propria azione di tutela della salute e dei diritti dei cittadini.

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