Via Cremona, tutti contro la sala giochi

I residenti del quartiere non vogliono l'apertura del locale, gestito da una società svizzera. Appello al Questore e al Comune affinchè sia bloccata la licenza.

(red.) Quella sala giochi non s’ha da fare. Almeno, non la vogliono i cittadini residenti in via Cremona a Brescia, che hanno presentato formale richiesta, attraverso la Circoscrizione Sud guidata dal presidente Giacomo Lini, al questore Lucio Carluccio e al responsabile della Polizia amministrativa e sociale (Pas), affinchè venga bloccata la licenza.
Ad acquistare l’immobile una società svizzera che non ha, di fatto, ufficializzato l’utilizzo finale dei locali, ma i residenti sono scesi subito sul piede di guerra.
Una sala giochi, chi abita in questo quartiere, non la vuole. Troppi i rischi connessi alla dipendenza da gioco e un locale di tal genere verrebbe a compromettere il lavoro di restyling dell’immagine che via Cremona sta effettuando su se stessa.
Il regolamento urbano, poi, vieta la presenza di attività simili a meno di 150 metri da scuole, sedi di culto, caserme e a 200 metri da ospedali, cliniche, case di riposo.
Vicino al luogo in cui dovrebbe aprire la presunta sala giochi si trovano infatti la scuola materna, un nido e la chiesa.

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