Cattolica 2: “Servono richieste precise”

Il direttore di sede, Luigi Morgano, è intervenuto a commento della delibera "vincolata" del Comune di Brescia. "Atto unilaterale e discrezionale, occorre chiarezza".

(red.) La vicenda “Cattolica 2” continua ad infiammare il dibattito cittadino e a parlare è, questa volta, il direttore di sede, Luigi Morgano, intervenuto sulla delibera “con riserva” che l’amministrazione comunale di Brescia ha sottoposto alla facoltà per il progetto di ampliamento previsto a Mompiano.
Per il direttore si tratta di un “atto unilaterale” che “non lascia margini di discrezionalità”. La Loggia, infatti, deve decidere sull´interscambiabilità fra la destinazione originaria di “servizi di istruzione superiore” e quella richiesta di “Università e servizi universitari” dei locali dell’ex Seminario in via Garzetta dove dovrebbero essere realizzate le nuove aule universitarie.
Ad affiancare Morgano nell’analisi delle posizioni del comune il responsabile del progetto, l´architetto Fausto Baresi.
Il “si” vincolato al progetto di ampliamento prevede che la Cattolica si impegni a realizzare una serie di interventi sulla viabilità nella zona. Richieste che le opposizioni hanno fortemente criticato, definendole “vaghe” e “poco precise”, ribadendo il timore che, in questo modo, il comune voglia procrastinare il più possibile una decisione effettiva sul progetto.
L’ateneo ha messo sul piatto un investimento da 40 milioni di euro. Non bruscolini, insomma.
E proprio per questo, ha ricordato Morgano, la Cattolica non può sottoscrivere impegni generici e “a rischio discrezionalità”.
Già, perché, come è emerso nel corso dell’ultima Commissione urbanistica, la Loggia emetterà il suo “placet” all’ampliamento solo dopo aver valutato il piano di interventi che l’ateneo è tenuto a mettere in atto nella zona nord della città.
Per il direttore della sede bresciana serve chiarezza sui contenuti, ma anche sul valore delle opere da realizzare per il nodo viabilità e mobilità sostenibile. Servono insomma, da parte della Loggia, richieste precise e finalizzate. Insomma, la Cattolica vuole uno schema preciso da seguire, non generiche indicazioni che potrebbero poi, una volta valutate negativamente dall’amministrazione, affossare il progetto.
Tra le richieste della Loggia la predisposizione di spire magnetiche per monitorare il traffico, la riqualificazione del percorso ciclopedonale fra la fermata del metrò e l´ingresso della Cattolica in via Garzetta, la sistemazione dell´intersezione Branze-Schivardi, la valutazione per eventuali posti auto aggiuntivi, una postazione di bike sharing, la verifica dei flussi di spostamento sui tragitti, per una cifra che dovrebbe aggirarsi sui 300mila euro.

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