Garda, tre spiagge bocciate da Legambiente

Secondo Goletta dei Laghi 2012, sono tre i punti maggiormente critici per inquinamento da batteri fecali alle foci dei torrenti a Limone, Salò e Padenghe.

(red.) Il lago di Garda? E’ inquinato e non poco. Questo almeno secondo il report di Goletta dei Laghi di Legambiente che, mercoledì a Desenzano (Brescia), ha presentato i risultati dell’analisi effettuata sugli specchi d’acqua lombardi.
Risultati che contrastano nettamente con il giudizio emesso dall’Asl di Brescia che ha invece promosso la qualità delle acque (ma l’azienda sanitaria, secondo quanto prevede la normativa, effettua campionamenti a 100 metri dalla riva, lontano quindi dalle zone più frequentate dai bagnanti).
Per il cigno verde, invece, i problemi ci sono e sono legati a diversi fattori di inquinamento: a Limone del Garda, per esempio, sono stati rilevate contaminazioni da escherichia coli (i batteri presenti nelle feci), mentre a Salò, in località Le Rive, “forte inquinamento” si verifica alla foce del canale che affaccia della spiaggia. Non meglio va a Padenghe dove  un’analoga situazione è stata riscontrata alla foce del torrente nel porto.
“Entro i limiti di legge”, secondo la tabella di Goletta dei Laghi 2012 la foce del torrente Toscolano in località Camping Riviera a Toscolano Maderno, e così anche a Moniga del Garda, all’altezza del circolo velico in località “porto”.
Strappa la sufficienza anche  la spiaggia alla foce del Rio D’Avigo a Manerba e la stessa situazione anche a Desenzano, in località lungolago Cesare Battisti.
Complessivamente l’indagine di Legambiente si è incentrata su 17 laghi italiani, coinvolgendo 11 Regioni e circa 300 comuni. Più di 100 campionamenti sono stati effettuati per analizzare lo stato delle acque dei bacini lacustri. Trentotto i punti monitorati di cui 29 in condizioni di critiche.
Per l’associazione ambientalista occorrono “investimenti e infrastrutture urgenti per eliminare tutti gli scarichi a lago”.

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