Caccia, raccolta firme contro i richiami vivi

Inizia sabato ed è indirizzata al Parlamento europeo. Si chiede il divieto di possesso e di uso di uccelli selvatici, sia derivanti da cattura che da allevamento.

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(red.) Sabato  inizia una campagna di  raccolta firme guidata dalla Lega per l’abolizione della caccia per il divieto di possesso e di uso di uccelli selvatici, sia derivanti da cattura che da allevamento, utilizzati come richiami vivi nella caccia da appostamento, capanno, agli uccelli migratori. Si tratta di una pratica che conta molti appassionati in provincia di Brescia.
La petizione, si legge in un comunicato, è indirizzata alla Commissione Europea, Direzione Ambiente, e al Parlamento Europeo, Commissione Petizioni, per chiedere un intervento che impedisca il possesso di uccelli selvatici, sia derivanti da cattura che da allevamento, utilizzati come richiami vivi nella caccia agli uccelli migratori, le cui modalità di stabulazione avvengono in condizioni incompatibili con la loro natura e sono produttive di gravi sofferenze. Si chiede anche il divieto dell’uso dei richiami vivi nella caccia, inserendoli nell’allegato dei mezzi vietati dalla Direttiva 2009/147/CE; L’utilizzo di uccelli selvatici come richiami vivi è una pratica inaccettabile che determina sofferenze indicibili per gli uccelli detenuti in cattività e comporta un grave impatto della caccia sull’avifauna migratoria.
Nel mese di maggio, spiega la nota, la Commissione Ambiente Europea ha approvato un emendamento proposto da Andrea Zanoni, Eurodeputato (IdV), che prevede “la legge quadro europea sul benessere degli animali debba includere misure volte a risolvere il problema del possesso di uccelli selvatici, catturati o allevati, utilizzati come richiami vivi nella caccia di uccelli migratori, in condizioni incompatibili con la loro natura”.
La petizione è disponibile all’indirizzo: http://www.abolizionecaccia.it/uploads/tx_lac/PetizioneUE_Richiami_vivi.pdf

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