Spi Cgil: “Burocrazia vessatoria per gli anziani”

Con la Tia, ai bresciani il Comune chiede di compilare una dichiarazione con i dati catastali. Per il sindacato "richiesta ingiustificata che colpisce i più deboli".

 

(red.) Nuova ondata vessatoria della burocrazia nei confronti degli anziani.
La denuncia arriva dalla segreteria dello Spi Cgil di Brescia. “Mentre non si sono ancora ripresi dallo shock dell’IMU”, si legge in una nota, “sono oltre cento mila le famiglie  in città, destinatarie in questi giorni, dell’avviso di  pagamento della TIA (tariffa igiene ambientale): con i rincari decisi da Provincia e Comune di Brescia la bolletta aumenta dell’8-9%”.
Ma la tribolazione dei contribuenti, secondo il sindacato, non si ferma qui. La bolletta è accompagnata, infatti, da una dichiarazione da restituire compilata con i dati catastali. “Forse che il Comune non è già in possesso di tali dati?”, si chiede lo Spi, “E’ proprio necessario mandare in difficoltà molte persone per la compilazione e la riconsegna del modulo? Le persone anziane, soprattutto. Chi si rivolge alle nostre sedi non nasconde l’irritazione di fronte a richieste ingiustificate che obbligano a correre per uffici in questo luglio bollente”.
Il sindacato si dichiara solidale con gli anziani e denuncia uno stato di cose ritenuto ormai insopportabile. “Ai responsabili del disagio”, conclude la nota, “chiediamo spiegazioni e rimedi”.

 

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