Sabato un’ecoparade per le vie della città

La Rete Antinocività Bresciana ha organizzato una seconda manifestazione ambientalista dopo quella di marzo. Per chiedere, ancora, il rispetto di aria, acqua e suolo.

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(red.) Brescia è pronta per un’altra Ecoparade. La Rete Antinocività Bresciana per sabato 9 giugno ha organizzato una manifestazione ambientalista per le vie della città, passando di fronte a luoghi “simbolo” del rispetto per l’ambiente. “Il ritrovo è per le 14.3o davanti all’Asldi via Duca degli Abruzzi a Brescia”, hanno fatto sapere gli organizzatori, il corteo poi partirà alle 15.
“All’Asl chiediamo di fare il suo dovere: continuare a pubblicare i dati sui registri tumori con maggior puntualità e quelli sulla qualità di acqua, terra e aria, estendendo l’analisi anche agli inquinanti di cui ora non si fa la misurazione. Auspichiamo anche il ripristino della centralina di misurazione delle polveri sottili alle Bettole. All’Asl, nel ricordargli che viviamo in una delle cinque zone più inquinate del pianeta, chiediamo anche di smetterla di dare
parere favorevole alla costruzione di nuovi impianti come recentemente accaduto per l’inceneritore di Bedizzole”, si legge in un comunicato firmato dalla Rab. Il corteo proseguirà poi in Via Cadorna, Viale Duca d’Aosta, Via Mantova, Via Lechi, Via Spalti San Marco “dove ci sarà il saluto ai detenuti in lotta e in sciopero della fame del carcere di Canton Mombello per chiedere migliori condizioni di vita”.
La manifestazione scenderà poi lungo il ring in Via Vittorio Emanuele II, Piazza Repubblica, Via XX settembre, cavalcavia Kennedy, Via Malta, Via Cefalonia, Via Berlinguer, Via Moro, Via Cipro, Via Lamarmora “dove incroceremo la palazzina degli uffici di A2A “, Via San Zeno e infine Via La Malfa dove ci sarà la conclusione della manifestazione al Parco Tarello.
“Torniamo quindi in piazza dopo aver manifestato in migliaia il 17 marzo scorso per “Liberare aria, acqua e suolo”. Proprio in queste ore i giornali locali ci informano di un nuovo caso clamoroso: centinaia di pecore pascolano nei campi contaminati a sud di Via Milano. Peccato che quella zona sia interdetta a uomini e animali . Ma nessun cartello ce lo ricorda”, si legge ancora nel comunicato della Rab. “Il pericolo di contaminazione è alto. I carotaggi fatti dal Comune nel 2004 riscontravano quantità di pcb dalle 10 alle 40 volte superiori ai limiti di legge (che sono di 60 microgrammi/per chilo di terra). Peggio ancora per le diossine (limite di 10 nanogrammi), che arrivavano a superare fino a 100 volte il limite di legge. E se le pecore mangiano erba mista a terra avvelenata, il pcb e le diossine entrano direttamente nella catena alimentare, tramite il latte e le carni. Nel percorso passeremo anche davanti agli uffici di A2A”, hanno fatto sapere i manifestanti.
“Se i rifiuti sono il nostro oro, perché A2a dovrebbe fare attività per ridurli? Quindi ci sembra che la decisione conseguente sia di allontanarci da tutte le attività volontarie che portano a questo obiettivo. A Brescia non ci sarà mai una seria raccolta differenziata di “rifiuti urbani “. Noi ostinatamente continuiamo a chiederci che senso abbia bruciare ” materie prime di seconda generazione ” e contemporaneamente riempire l’aria di schifezze di ogni genere?”.

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