Sel: “Per noi nessun candidato alle primarie”

“Basta con la politica politicante”, ha sottolineato Mirko Lombardi, “iniziamo a lavorare su un progetto forte, che consenta di raggiungere la vittoria al primo turno".

(p.f.) Nessun candidato di partito per Sel alla primarie della coalizione del centrosinistra in vista delle amministrative del 2013 per eleggere il nuovo sindaco di Brescia. La linea di Sinistra, Ecologia e Libertà è di lasciare spazio, semmai, ad autocandidature, ma non ci sarà un nome individuato e messo in lizza dalla segreteria.
“Basta con la politica politicante e con i tatticismo di partito”, ha sottolineato Mirko Lombardi, “iniziamo a lavorare su un progetto forte, che consenta di raggiungere l’obiettivo ambizioso: la vittoria al primo turno della coalizione nelle amministrative 2013”. Interessante la candidatura di Marco Fenaroli, positivo il giudizio su Emilio Del Bono. “Se altre candidature ci saranno, ben vengano”, ha aggiunto Donatella Albini, “ma dobbiamo iniziare a lavorare. Per ora il dibattito politico è irreggimentato tra gruppi di pressione e segreterie. Fuori la città è molto vivace, bisogna uscire da palude di politiche tradizionali e linguaggi tradizionali e cogliere il fermento che c’è fuori, tra i bresciani”.
Di sicuro c’è che bisogna cambiare profondamente il governo della città. “Ce lo impone la crisi e il giudizio negativo su questa amministrazione”, ha spiegato Lombardi, “che ha lavorato senza capire che siamo di fronte a un nuovo paradigma. Non è solo il necessario cambio di politica in Loggia, ma c’è anche la necessità di tentare un progetto per la città di medio e lungo periodo, di cambiarlo in profondità dal punto di vista urbanistico, ambientale, del lavoro, e anche della sua vivibilità”.
Brescia, secondo Sel, è ben lontana dallo standard delle grandi città italiane ed europee, che hanno un grado di vivibilità maggiore. “Per questo, la sfida delle amministrative ha bisogno di una grande umiltà: bisogna abbassare la cresta, la politica politicante deve fare un passo indietro”. Cambiare si può, e si deve, nel quadro dell’alleanza di centrosinistra, aperta, permeabile al rapporto democratico. “Consideriamo importanti le ultime scelte fatte dal Pd cittadino e provinciale, che ha sgombrato da equivoci e fraintendimenti il suo indirizzo politico, con l’autorevolezza che gli è propria. Dentro questa chiarezza, il Pd nel documento provinciale alza l’asticella, fino a proporre vittoria della coalizione fino al primo turno. Proviamoci”.
Il prossimo passo sono, ora, le primarie. “Ci piacciono le primarie di coalizione, che non sono una tenzone tra i partiti, ma un confronto fra candidati, tra persone che si rispettano, che sono leali reciprocamente, portatori del loro vissuto e che sono in grado di mettere sul piatto elementi di garanzia”.

 

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