Nuove scosse in Emilia e nel Mantovano

Una sequenza sismica iniziata alle 6,02 di giovedì ha raggiunto un apice di magnitudo 3.6 con ipocentro a 4 chilometri di profondità nella zona di Finale Emilia.

(red.) Una sequenza sismica iniziata alle 6,02 di giovedì con magnitudo 2.9 e repliche variabili tra 2.4 e 2.6 ha raggiunto un apice di magnitudo 3.6 con ipocentro a 4 chilometri di profondità nella zona di Finale Emilia.
La scossa più forte è stata avvertita in tutti i centri gà colpiti dal terremoto di martedì. Al momento non è possibile quantificare  gli eventuali danni.
E sono state 29 le scosse registrate durante la notte nella zona dell’Emilia Romagna colpita in dieci giorni da due violenti sismi di magnitudo 5.9 e 5.8, che hanno causato un totale di 24 morti e circa 14.000 sfollati.
Secondo i rilievi dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), delle scosse registrate dalla mezzanotte alle 5 di mercoledì la piú forte è stata in territorio lombardo alle 4,16, con magnitudo 2.7.
Il sisma ha avuto ipocentro a 10 km di profondità ed epicentro in prossimità dei comuni mantovani di Borgofranco, Magnacavallo, Ostiglia, Pieve di Coriano, Poggio Rusco, Quingentole, Revere, San Giovanni del Dosso, Schivenoglia, Serravalle, Sustinente e Villa Poma, di quello veronese di Gazzo e di quello rodigino di Melara.

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