Ancora sigilli sul sovrappasso di via Rose

Lo ha disposto il Pm Silvia Bonardi ed è stato eseguito dal Noe. Ci sarebbero alcune irregolarità nelle bonifiche del suolo dello svincolo per la Tangenziale Ovest.

(red.) Nella giornata di venerdì i carabinieri del Noe, il nucleo operativo ecologico, hanno posto i sigilli sul cantiere del sovrappasso della Tangenziale Ovest di via Rose, a Brescia; un intervento costato oltre 3 milioni di euro su un’area di 16omila metri quadri. Si tratta di un nuovo stop, dopo quello messo in atto nell’agosto del 2011. Il provvedimento, firmato dal pm Silvia Bonardi, vede coinvolti gli amministratori delle società edili Basileus Spa, quale società appaltatrice, e della Atig Bresciana Costruzioni, quale appaltante.
I reati ipotizzati sarebbero legati ad alcune irregolarità per la gestione dei rifiuti speciali e non speciali. Mancherebbero i carotaggi e la bonifica del sottosuolo richiesta espressamente per gli interventi sull’area del cantiere, che si trova nel sito d’interesse nazionale Caffaro ed è all’interno del Comparto Milano. La preoccupazione degli inquirenti, infatti, è che la presenza di diossina e Pcb del terreno possa provocare problemi smuovendo il terreno. Ora la ditta che si sta occupando dei lavori dovrà chiarire gli interventi di bonifica realizzati.

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