“Pedalando tra le facoltà” per dimenticare l’auto

L'appuntamento giunto alla quarta edizione vuole sensibilizzare studenti e personale degli atenei cittadini su comportamenti ecosostenibili.

(c.p.) Diminuire l’uso dell’auto, preferendo la bici, decisamente più ecologica. Torna “Pedalando tra le Faccoltà” l’appuntamento giunto alla quarta edizione e che vuole, con un pomeriggio su due ruote attravverso la città, sensibilizzare studenti e personale degli atenei cittadini su comportamenti ecosostenibili a partire dagli spostamenti da casa all’università.
La biciclettata, sperando nel bel tempo, partirà alle 14 di venerdì 25 maggio dalla facoltà di Ingegneria di via Branze per concludersi, dopo aver attraversato il centro cittadino con due soste (una al museo di Santa Giulia, l’altra alla facoltà di Economia) nuovamente alla facoltà di Ingegneria.
“Con questa iniziativa”, ha sottolineato Daniele Marioli prorettore vicario dell’università statale di Brescia, “l’ ateneo si conferma ecosotenibile. Da sempre siamo stati impegnati a promuovere questo tipo di attività. Se poi consideriamo che il bacino d’utenza è di circa 15mila studenti consideriamo l’appuntamento di venerdì un momento che porta con sè un messaggio vitale per la città e i giovani in particolare”.
Sostiene l’iniziativa anche il Comune di Brescia. “Pedalando tra le facoltà si inserisce nel programma che l’amministrazione comunale
intende attuare sul tema della mobilità sostenibile”, ha spiegato Nini Ferrari consigliera comunale con delega all’Università, “in campo abbiamo messo alcune convenzioni per offrire sconti ai mezzi pubblici alle matricole universitarie oltre ad un’iniziativa che permette di utilizzare Bicimia ad un prezzo veramente accessibile anche agli studenti Erasmus che sempre di più decidono di studiare a Brescia”. Parlare di Bicimia in città è descrivere un’iniziativa che continua a dare numeri di non poco conto: “A Brescia ci sono 44 postazioni”, ha ricordato Giovanna Prandini presidente (quasi a fine mandato) di Sintesi, “e sono 6.500 gli utenti che utilizzano il servizio. Gran parte di questi sono proprio studenti universitari. Un motivo in più per sostenere un’iniziatia come Pedalando tra le facoltà”.
Cresce il numero dei ciclisti, ma l’altra faccia della medaglia è l’aumento degli incidenti (anche mortali) che vedono coinvolti gli utenti deboli della strada, e tra questi i ciclisti. “Una situazione che preoccupa”, ricorda Ivano Baldi vicepresidente dell’associazione Amici della Bici, “per avere un’inversione di tendenza è necessario che aumentino sempre di più le persone che scelgono le due ruote per spostarsi in città. Solo in questo modo anche le istituzioni comincerebbero ad interessarsi con maggiore attenzione al tema della sicurezza per chi decide di usare la bicicletta contribuendo a migliorare la vivibilità di Brescia”.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.