La laurea del Trota nel mirino della Procura

Polemiche e contestazioni in Albania alla notizia del titolo conseguito da Renzo Bossi in un' Università privata. Salvini: "Mi incazzo con chi fa furbate, ha chiuso".

(red.) La procura albanese ha deciso di avviare verifiche sul caso di Renzo Bossi, a seguito delle notizie sulla laurea ottenuta in Albania, presso l’Università privata di Tirana ”Kristal”: lo ha confermato all’ agenzia Ansa il portavoce della Procura generale della Repubblica Plator Nesturi.
La procura intende costituire un gruppo tra inquirenti ed esperti del ministero dell’Educazione. Una prima verifica intanto potrebbe essere realizzata sul sistema elettronico di controllo che registra le entrate e le uscite dalle frontiere albanesi, per vedere se il figlio di Bossi sia venuto o meno a Tirana per seguire gli studi.
E dure sono le polemiche in Albania dopo la diffusione della notizia della laurea presa a Tirana dal Trota, al centro di una bufera politica che lo ha costretto alle dimissioni da consigliere regionale, carica per la quale era stato eletto nel 2010 a Brescia con oltre 13mila preferenze.
L’Alleanza Rosso Nera, il nuovo partito di ispirazione nazionalista nato sull’onda della polemica contro il censimento, ha manifestato venerdì davanti al Ministero dell’Istruzione per chiedere le dimissioni del ministro Myqerem Tafaj, accusandolo di avere contribuito al degrado del sistema universitario segnato da corruzione diffusa e di cui lo scandalo del diploma al figlio del senatur della Lega Nord è l’ultima “vergognosa vicenda”.
Sulla questione è intervenuto anche il leader socialista Edi Rama, che proprio venerdì era in Italia per incontrare gli studenti universitari albanesi che studiano a Firenze. Per Rama con la riforma del 2005, che ha liberalizzato il sistema universitario, si sono aperte molte università “alcune buone, altre fabbriche di diplomi a pagamento”.
I siti dei principali media albanesi, che avevano riportato la notizia, sono stati subissati dai lettori che ironizzavano sui leghisti e il loro razzismo antialbanese, e sugli esami in lingua albanese che Renzo Bossi avrebbe sostenuto. Intanto l’Università Kristal, proprietà dell’omonimo gruppo imprenditoriale, con una nota ha confermato l’iscrizione di Renzo Bossi e di Pierangelo Moscagiuro all’Università, ma nel tentativo di respingere il sospetto che Bossi possa avere completato il corso di studi in poco più di un anno invece dei tre previsti dalla legge, ha indicato nell’anno accademico 2007-2008 l’immatricolazione, aumentando ulteriormente i sospetti sul proprio operato visto che il figlio di Bossi si è diplomato solo nel 2009 e quindi in ogni caso non poteva contrariamente a quello che asserisce l’Università avere i documenti in regola.
La stessa spiegazione è stata fornita anche per Pierangelo Moscagiuro, bodyguard del vicepresidente del Senato, Rosi Mauro, il quale si sarebbe iscritto un anno dopo.
L’ex rettore dell’Università Maringlen Spiro, la cui firma risulta sul “diploma” di “primo livello” in “gestione aziendale” rilasciato al Trota dalla “Facoltà di economia aziendale” , ha dichiarato in un’intervista al quotidiano “Shqiptarja.com” di non ricordarsi di “qualche italiano presso questa Facoltà. Due tre anni fa c’è stato un gruppo di studenti italiani che però hanno seguito i corsi di lingua”.
Venerdì intanto, un gruppo di giovani dell’Alleanza RossoNera, (Ak), una nuova formazione politica nazionalistica, ha protestato oggi davanti al ministero dell’Istruzione a Tirana, chiedendo le dimissioni del ministro Myqerem Tafaj.
“Il nostro sistema di Educazione è stato costruito sulla corruzione. Adesso dobbiamo vergognarci anche perchè fabbrichiamo false lauree”, ha dichiarato Adriatik Lapaj, presidente dei giovani di Ak. Per l’opposizione socialista guidata da Edi Rama, il caso di Renzo Bossi sarebbe “solo la punta dell’iceberg di un sistema al degrado”.
E la vicenda non ha mancato di sollevare, come era inevitabile, polemiche anche all’interno dello stesso Carroccio. ”Mi incazzo con Renzo Bossi, con quelli che fanno furbate”, ha detto Matteo Salvini alla Zanzara su Radio 24 commentando la laurea in Albania di Renzo Bossi.
”Rispetto e capisco chi non ci voterà più dopo questi fatti. Preferisco perdere questo giro piuttosto che avere l’indifferenza degli elettori. Renzo ha chiuso con la politica”, ha proseguito l’europarlamentare, “e se si dovesse candidare di nuovo glielo diranno gli elettori”.
Salvini ha poi aggiunto sulla candidatura annunciata da Umberto Bossi al prossimo congresso federale della Lega Nord: ”E’ venuto il momento del ricambio anche se Bossi ha tanti meriti. Maroni per quello che ha fatto e i risultati ottenuti come ministro ha tutti i numeri per fare il segretario federale. Non ce lo vedo Bossi fare il giro di tutto il territorio e sostenere il carico di lavoro che richiede l’essere segretario federale”.

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