A S. Polo un elettrodotto ad alta tensione?

"Terna" Spa progetta di realizzare l'impianto da 380 kV che interesserà anche i comuni confinanti di Rezzato e Castenedolo. Un nuovo pericolo per la salute?

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(red.) Un nuovo elettrodotto ad alta e altissima tensione della società “Terna” Spa potrebbe vedere la luce nei nei comuni di Brescia (San Polo), Rezzato e Castenedolo.
Lo riferisce Metroregione, la trasmissione di Radio Popolare che da tempo si occupa delle questioni ambientali della nostra città.
Secondo quanto riferito dal network, nel quartiere di Brescia, che, come viene sottolineato, è già sottoposto a diversi problemi di natura ambientale, potrebbe presto venire realizzato un nuovo elettrodotto da 380 kV che interesserà anche i comuni confinanti di Rezzato e Castenedolo.
Si tratta di un progetto presentato nel marzo del 2011 dalla società “Terna Rete Italia”, che gestisce la rete elettrica nazionale.
Il piano, pensato per le grandi utenze industriali, prevede la costruzione di due nuove stazioni elettriche ad altissima tensione, la stazione “Brescia Sud-Est”, nel territorio di Rezzato; e la stazione “Alfa Acciai”, all’interno dell’omonima acciaieria. Saranno costruiti inoltre due raccordi aerei con cavi di alta (132 kV) e altissima (380 kV) tensione e una linea con cavi interrati, sempre di altissima tensione, che scorrerà sotto tutta via San Polo.
Grazie alla “dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità e urgenza”, come riferisce Andrea Tornago di Radio Popolare, “del Ministero dello Sviluppo Economico la società elettrica potrà procedere con gli espropri delle proprietà private e pubbliche; il progetto non sarà nemmeno sottoposto a Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), perché il tratto con i cavi dell’alta tensione a cielo aperto non supera i 3 km (è infatti di 2,95 Km)”.
“La stazione “Alfa Acciai””, riferisce radio Popolare, “verrà costruita vicino a un deposito di materiale radioattivo privo dei requisiti previsti dalla legge”.
Il dott. Morando Soffritti, direttore dell’Istituto Ramazzini di Bologna, ha precisato ai microfoni del network che “i cavi di altissima tensione (oltre i 350 kV), anche se interrati, sono pericolosi per la salute, e ha chiesto un’attenta analisi del progetto da parte delle istituzioni”. Il termine per le osservazioni però scadrà il prossimo 20 maggio.

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