Chiesa, Kasper: “Serve rinnovamento radicale”

Così il cardinale, in città ospite della Accademia Cattolica di Brescia e dalla Ccdc, nella sua lectio magistralis. "Gli scandali hanno tolto prestigio".

Più informazioni su

(red.) Comunione, dialogo, comunicazione, ma soprattutto una svolta teocentrica, un profondo rinnovamento spirituale prima che ecclesiale per ripartire dalle radici. Il tutto avendo sempre quale guida il Concilio Vaticano II. Questo servirebbe alla Chiesa di oggi per uscire dalla crisi che sta attraversando, soprattutto in Europa occidentale. Una tesi che il cardinale Walter Kasper ha sostenuto nel suo ultimo libro, ‘Chiesa cattolica. Essenza – Realtà – Missione’, edito da Queriniana.
Un principio che il già presidente del Pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani e i rapporti religiosi con l’ebraismo ha esposto davanti al folto pubblico bresciano riunitosi per ascoltare la sua lectio magistralis.
A Brescia per la seconda volta, invitato dall’Accademia Cattolica di Brescia e dalla Cooperativa cattolico-democratica di cultura, il cardinale Kasper nella sua ora di intervento ha prima fatto un breve excursus sulla sua formazione, poi ha passato in rassegna le sfide che la modernità pone alla Chiesa.
Per prima cosa ”gli scandali e gli abusi in diversi Paesi che le hanno tolto prestigio” ha spiegato il cardinale Kasper, e qui il riferimento è ai casi di pedofilia. Poi la fase di transizione che i cattolici stanno attraversando in Europa: dalla maggioranza sono passati ad essere una minoranza, seppur ”sveglia e creativa”. Infine la questione di Dio: ”La più grande sfida dell’ecclesiologia”, ha affermato il cardinale Kasper, “deve essere la teologia”.
”Purificazione e rinnovamento sulla parola del Concilio vaticano II” potrebbero salvare la Chiesa oggi in difficoltà, sempre però ”difendendo la sua struttura permanente voluta da Cristo”. Un messaggio lanciato dal cardinale Kasper nell’anno del 50esimo anniversario dall’apertura del Concilio, che potrebbe aiutare i cristiani, ha affermato il vescovo di Brescia, monsignor Luciano Monari , a ”capire il cammino che stiamo facendo, a comprendere cosa  deve rinnovarsi affinchè la Chiesa appaia nel suo splendore”.

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.