Murato l’accesso di uno stabile in via Corsica

Sequestrato alla mafia, l'immobile al civico 23 è del Comune ma che non può ancora prenderne possesso. E' meta, però, di clandestini che lo usano come rifugio.

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(red.) Un immobile di via Corsica 23, a Brescia, è stato ripulito e gli sono stati murati gli accessi. In questo modo, spiega una nota, l’amministrazione comunale “ha posto fine ad una situazione di degrado umano e ambientale”. Ad intervenire è stato l’assessorato ai Lavori pubblici guidato da Mario Labolani il quale ha predisposto “interventi di bonifica e pulizia interna”, e la chiusura permanente delle vie di accesso “al fine di prevenire le continue intrusioni e occupazioni abusive”.
L’immobile in questione è stato sequestrato alla mafia e, in base ad un apposito decreto ministeriale, è stato poi assegnato al Comune di Brescia, in particolare all’assessorato ai Servizi sociali, che però non ne ha ancora la piena disponibilità. In seguito alle segnalazioni di alcuni residenti della zona, la vigilanza urbana ha identificato numerosi cittadini stranieri clandestini che utilizzavano il fabbricato come rifugio per la notte. “Durante i sopralluoghi”, hanno fatto sapere dal Comune, “si sono riscontrate condizioni indecenti di abitabilità e vivibilità”.
“Nonostante i continui interventi e la sostituzione della serratura, l’unica soluzione è stata la muratura degli accessi”, ha spiegato l’assessore Mario Labolani. “Grazie alla collaborazione dei cittadini e agli interventi della Polizia Locale, si è potuto porre fine a una situazione di degrado ambientale e umano davvero terribile”.

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