Boni: “Bossi? Mio padre, combattiamo uniti”

Il presidente del Consiglio regionale lombardo su Fb difende il "capo" e chiama i compagni leghisti a raccolta per sostenere il partito e il suo leader.

(red.) ”Lo attaccano, ma Bossi non merita questo, non lo merita, ha perso la salute in questa battaglia, ora ha bisogno di noi e della nostra forza: combattiamo”.
Lo scrive sulla sua pagina Facebook Davide Boni, a proposito dell’inchiesta sui rimborsi elettorali della Lega Nord. Il presidente del Consiglio regionale della Lombardia, di fede leghista, risulta indagato per corruzione in un’inchiesta della procura di Milano. Al Pirellone sono diversi gli esponenti politici indagati in diversi filoni: tra questi il bresciano Franco Nicoli Cristiani, arrestato ed ora ia domiciliari, sempre per una vicenda di presunte mazzette.
”Senza il nostro capo”, ha aggiunto il presidente leghista del Consiglio regionale della Lombardia, “noi che saremmo ora? Senza Umberto Bossi non sarei qui a combattere per il nostro ideale”. ”Bossi”, ha concluso Boni, “è mio padre e i leghisti sono miei fratelli e combatteremo insieme, per la Lega per il nostro ideale. E non sto neanche qui a commentare quello che i giornali scrivono di lui… Uniti”.

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