Fierro: “Brescia deve osare una svolta green”

Gli Ecologisti Civici Bresciani sposano il progetto Piattaforma Civica, coordinato da Francesco Onofri e spiegano a quale modello dovrebbe ispirarsi la città.

(v.p.) Green economy, un modello partecipativo di fare politica e una serie di progetti partiti dal basso per rinnovare i vertici della città. Sono essenzialmente questi gli ingredienti che hanno convinto gli Ecologisti Civici Bresciani a sposare il progetto Piattaforma Civica, coordinato da Francesco Onofri e sostenuto da Flavio Pasotti  e Walter Braghini.
Il coordinatore del progetto è Salvatore Fierro, militante di vecchio corso dei Verdi bresciani che, chiacchierando con quiBrescia.it., ha svelato prospettive e punti di vista del proprio schieramento, che può contare su una cinquantina di militanti.
DOMANDA. Ci sono i Verdi di Sel, con Ettore Brunelli e Paolo Mori come riferimento, poi ci sono gli Ecodem con Paolo Vitale. Gli Ecologisti civici come si collocano?
RISPOSTA.“Gli Ecologisti Civici, benchè mantengano una radice comune, si sono differenziati notevolmente. Serve, come si legge nel nostro slogan, il coraggio di osare. La politica deve rinnovarsi e i Verdi devono fare altrettanto. Non possiamo più passare per quelli contrari a tutto, e non vogliamo passare per sinistra radicale. Il nostro esempio è quello di Europe Écologie, movimento francese della società civile che nelle regionali del 2009 in Francia ha ottenuto il 17%. Perchè ormai è chiaro a tutti che è necessario occuparsi dell’ambiente, qualsiasi iniziativa venga realizzata”.
D. In che senso?
R. La novità deve essere nella capacità di progettazione attuando un modello di economy green, cioè in grado di basarsi su parametri che, oltre a produrre benessere, siano il meno possibile impattanti per il territorio e la gente. La società civile, inoltre, deve essere coinvolta per discutere attività e iniziative in programma. Deve avere facoltà di scelta e non trovarsi opere non volute.
D. Si riferisce a qualche opera in generale?
R. Beh, l’amministrazione attuale ha deluso molto le aspettative degli Ecologisti civici, ma non pensavo ad alcuna opera in generale.
D. Perchè è stato scelto il progetto di Onofri?
R. Abbiamo avuto sin dai primi incontri un’ampissima convergenza sulle tematiche ambientali, oltretutto il metodo di partecipazione ci ha coinvolto subito. Onofri ha capito che vogliamo vivere in una città eco-sostenibile.
D. una città eco-sostenibile come dovrebbe essere?
R. Lotta allo smog, più parcheggi di corrispondenza e di interscambio per i mezzi pubblici e la metropolitana, piste ciclabili in sicurezza, incentivi alla mobilità sostenibile, fotovoltaico sugli edifici pubblici, a partire da asili e scuole, e rilanciare il patto dei sindaci delle città d’Europa, che si sono impegnati a ridurre lo smog del 20% entro il 2020.
D. Parliamo invece di alleanze. Cosa farà in futuro Piattaforma civica.
R. Questo non te lo so dire. Posso dirti che gli Ecologisti Civici sosterranno Onofri, poiché sono stati definiti programmi e messi una serie di paletti. In questo momento Piattaforma Civica non sta ancora pensando alle elezioni, sta lavorando sul territorio per ascoltare la gente e parlare con le categorie che, per una serie di motivi, si sono sentite trascurate dal centrodestra o dal centrosinistra.
D. Comunque alla fine un’alleanza con uno dei due poli ci sarà?
R. Ripeto, alle elezioni manca molto. La coalizione avrà modo di incontrarsi e di decidere. Sicuramente non rinunceremo alle forze morali e sociali della nostra città, qualunque sarà la nostra scelta.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.