San Faustino, a Brescia 637 bancarelle

Tutto pronto per la fiera dei patroni. Mercoledì 15 febbraio grande festa in tutto il centro storico per l'attrazione più attesa dell'anno da grandi e piccini.

(p.f.) Qualità e made in Italy nella fiera di San Faustino, patrono della città di Brescia. “Ci sarà un mix merceologico di altissima qualità”, ha annunciato l’assessore al marketing Maurizio Margaroli, “e la maggior parte degli espositori saranno italiani: gli stranieri sono solo il 15%”. Un appuntamento, quello della fiera, che negli anni scorsi ha richiamato oltre 200mila visitatori, entrando di diritto tra gli eventi più attesi dai cittadini. “La ricchezza e qualità della nostra fiera”, ha aggiunto Margaroli, “sono basate normalmente su una vasta offerta merceologica proveniente da tutte le regioni italiane e da alcuni Paesi esteri”.
Il tracciato ripete quello delle ultime edizioni. Le bancarelle saranno infatti disposte in via San Faustino, via Porta Pile, Largo Formentone, piazza della Loggia, via Z giornate, via XXIV Maggio, via Volta, via IV Novembre, via della Posta, Piazza Vittoria, Corso Zanardelli, Piazza Mercato (nel tratto tra via IV Novembre e Corso Palestro), via Gramsci. Si potrà accedere alla fiera da piazzale Battisti, Corso Martiri della Libertà, via Gramsci, via San Martino della Battaglia. Se ci sarà qualche disagio per gli automobilisti, è garantito però il trasporto pubblico sull’asse San Martino della Battaglia e Corso Mazzini in ambo i sensi di marcia, nonché sull’itinerario corso Martiri della Libertà, via Porcellaga, via Cairoli.
I visitatori potranno curiosare tra ben 637 bancarelle (ma le domande di partecipazione avevano toccato quota 715). Spazio anche alla solidarietà. Mercoledì 15 febbraio saranno infatti presenti anche 11 associazioni di volontariato, dai gruppi Alpini ai Tifosi Curva Sud fino al Comitato provinciale di Unicef. “E’ tutto pronto”, ha aggiunto il vicesindaco Fabio Rolfi, “ci aspettiamo molto dalla fiera. E’ un appuntamento importante, perché è un’occasione di business per gli ambulanti, di risparmio per i consumatori, ma soprattutto di aggregazione per i cittadini, che nella fiera trovano un punto comune, che rinsalda i rapporti sociali”.

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