Evacuazioni di massa, è stato procurato allarme?

Il sisma di mercoledì mattina ha spaventato molti nel Bresciano, tanto che le persone sono state fatte uscire da scuole e uffici, ma anche da ospedali e case di riposo.

(red.) Il sisma di mercoledì mattina ha spaventato molte persone nel Bresciano, tanto che alcune scuole e uffici pubblici, ma anche ospedali e case di riposo sono stati evacuati. Inps, tribunale e sindacati, per esempio, sono stati abbandonati per un paio d’ore, mentre ragazzi e bambini di molti istituti scolastici, in città e provincia, sono stati proprio mandati a casa.
Le autorità cittadine, però, non hanno mai dato l’ordine di farlo. Il Prefetto ha invece diramato una nota ufficiale nella quale precisa “di non aver disposto alcun ordine di evacuazione di edifici, mancando i presupposti scientifici per l’adozione di qualsiasi provvedimento”.
Eccesso di zelo? Forse, ma ora chi ha dato l’ordine rischia di essere accusato di procurato allarme. Per quanto riguarda le scuole, la sicurezza è affidata ai dirigenti e dall’ufficio scolastico hanno fatto sapere che ogni caso sarà analizzato per capire se l’intervento fosse o meno necessario.
Per citare alcuni esempi di effettivi problemi, alla scuola elementare Tito Speri di via Trieste in città si è aperta una crepa in una parete, mentre alle elementari di Cossirano le lezioni saranno sospese anche giovedì per mancanza di nulla osta sulla staticità della scuola.
Il comune di Brescia spiega che la Protezione Civile ha coordinato le azioni e le emergenze rilevate a causa della scossa sismica: “Per questo nelle scuole comunali sono stati fatti temporaneamente uscire gli alunni, al fine di verificare che non vi fossero crepe o situazioni critiche negli stabili. Verificati che tutti i plessi scolastici sono sicuri e che nessuno presenta danneggiamenti, gli scolari sono ritornati nelle rispettive classi per la conclusione delle lezioni”.
Dalla Loggia arriva anche la comunicazione che “non vi è da parte di nessun istituto scientifico e di analisi dei fenomeni sismici alcuna ipotisi o previsione per una forte scossa, ma solo eventuali piccole scosse di assestamento. La precisazione era doverosa in considerazione dell’odierna diffusione di notizie palesemente inattendibili (i terremoti non si prevedono né tantomeno se ne può indicare preventivamente l’orario e l’intensità), che avrebbero dovuto essere verificate con la Protezione civile comunale prima di darvi credito alcuno”.

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