Pm10, già sette giornate di esuberi

In tre delle centraline poste in città e nell'hinterland bresciano. Se il trend si mantenesse costante, domenica potrebbe scattare il blocco alle auto.

(red.) Ci risiamo. L’aria di Brescia e hinterland torna sopra i livelli di attenzione e scatta il “toto-blocco” antismog. Si farà, non si farà? Questo dipende principalmente dal numero di giornate di esuberi consecutive che verranno collezionate che potrebbero portare ad un paventato (e finora mai concretizzato) rischio di stop alla circolazione sul territorio cittadino e provinciale.
Lunedì infatti le centraline Arpa (tre fra quelle posizionate in Broletto, al Villaggio Sereno, a Rezzato e a Sarezzo) hanno registrato sette giorni di concentrazioni da Pm10 oltre il limite di 50 microgrammi per metro cubo. Facendo i conti, dunque, se la situazione dovesse mantenersi stabile, domenica, raggiungendo le 12 giornate consecutive di esuberi, dovrebbe (il condizionale è più che mai d’obbligo) scattare il blocco.
Ma sappiamo benissimo, l’esperienza ce lo ha dimostrato, che ciò potrebbe non avvenire, come nel recente passato dove lo stop ai mezzi è stato scongiurato per un improvviso calo dei livelli degli inquinanti registrati dalle centraline.
Il protocollo d’intesa sottoscritto dai sindaci dei comuni dell’area critica, firmato il 28 ottobre 2011 dai sindaci di Brescia, Borgosatollo, Botticino, Bovezzo Castel Mella, Castenedolo, Cellatica, Collebeato, Concesio, Flero, Gardone Val Trompia, Gussago, Lumezzane, Marcheno, Nave, Rezzato, Roncadelle, San Zeno Naviglio, Sarezzo e Villa Carcina e, in aggiunta, Castegnato, prevede lo stop alle auto dopo 12 giorni “off limits” e le targhe alterne dopo 18 rilevato in almeno tre delle quattro centraline sopra indicate.
Tuttavia, bastano due giorni di “rientro nella normalità” in tre di queste che le misure non vengano applicate.
Un provvedimento che comunque, sebbene sottoscritto dai comuni della cosiddetta “area critica”, viene contestato dalle stesse amministrazioni perché non applicato invece sulle strade provinciali.
Guardando gli esiti del report dell’Arpa relativi alla presenza delle concentrazioni inquinanti a Brescia e nell’hinterland, dopo un inizio d’anno “sopra le righe”, con esuberi da Pm10 superiori al limite in tutte le centraline che li hanno rilevati, nei giorni seguenti la situazione è poi rientrata fino al 10 gennaio, giorno dal quale, fino ad oggi, i valori hanno ripreso a salire segnando 50 microgrammi per metro cubo in Broletto, 53 al Villaggio Sereno, 114 a Rezzato e 51 a Sarezzo.
In tre centraline, da quel momento, i superamenti si sono mantenuti stabili: al Broletto i valori registrati sino a lunedì 16 gennaio rivelano un continuum di esuberi (50, 53, 88, 85, 33, 53, 87, 96), stessa situazione al Villaggio Sereno (53, 70, 84, 100, 71, 79, 90), e a Rezzato (114, 85, 123, 103, 76, 77, 115).
Le previsioni meteorologiche dei prossimi giorni, poi, indicano una situazione definita come “favorevole” all’accumulo degli inquinanti. Da mercoledì in poi, invece, “neutre”.

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