Mobilità sostenibile, Brescia è quarta

Nella classifica 2011 di Euromobility effettuata su un campione di grandi città e capoluoghi di regione. Bene il bike sharing, male il fronte mortalità su strada.

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(g.g.) Brescia ottiene un ottimo piazzamento nella classifica 2011 di Euromobility sulla mobilità sostenibile nelle grandi città e capoluoghi di regione e città con oltre 100 mila abitanti che integra, con riferimento alla mobilità, le altre classifiche sulla qualità della vita e su altri aspetti delle città italiane.
La Leonessa infatti guadagna il quarto posto assoluto nell’indagine che ha preso in esame 50 città italiane, di dimensioni diverse, e differenti anche per  l’aspetto geografico e socio-demografico.
Sei sono infatti i centri urbani con oltre 500 mila abitanti, sette sono quelle invece con meno di 100mila abitanti, otto presentano una densità  superiore a 3.000 abitanti/kmq e altre hanno invece meno di 500 abitanti per kmq.
La nostra città si colloca nella fascia compresa tra i 200 e i 400 mila abitanti, con la notazione di una “popolazione residente in aumento” nel periodo tra il 2009 e il 2010 e con una densità abitatativa pari a 2,125.
Per quanto concerne invece l’indice di motorizzazione, a sorpresa, la Leonessa segna una contrazione, dato che viene riscontrato per altre 16 città analizzate. La media di motorizzazione sul campione è pari a 60,67 ed è in crescita, nel 2010, rispetto ai 12 mesi precedenti.
La densità veicolare a Brescia è inferiore ai 1500 mezzi, mentre la media si attesta su 828,60 auto. La maggior parte dei veicoli circolanti a Brescia si trova nella categoria Euro4/5, in percentuale quasi pari quelli Euro 3 ed Euro 2.
Scarso anche, rispetto alla media rilevata, il “parco moto” riscontrato nell’indagine: Brescia si colloca infatti negli ultimi posti nella voce “indice motorizzazione motocicli” ed è al 18esimo posto della graduatoria per quanto concerne poi la presenza di veicoli a Gas, metano o Gpl, con una prevalenza di quelli alimentati a gas di petrolio liquefatto (Gpl, appunto).
L’indagine di Euromobility 2011 tocca anche il dolente tasto, almeno per Brescia, della qualità dell’aria. E se, come viene sottolineato, “in 27 città diminuiscono i giorni di superamento consentiti in un anno (pari a 35)” e “la città migliore è Genova con 5 giorni di superamento, la peggiore Ancona con 140 giorni (soltanto 19 centri registrano un numero di superamenti al di sotto di 35 giorni”, la nostra città, con 85 giorni nel 2010, è tra quelle che “svettano” per dato negativo. Del resto, non si tratta di una novità.
Alla voce “media annuale di Pm10” dove, come viene rilevato, “il trend della media annuale è in diminuzione dal 2008 al 2010” e “la media più bassa si è registrata a L’Aquila (20 μg/m3), la più alta a Torino (50 μg/m3)”, emerge anche che “ben 40 Comuni hanno registrato una media annuale inferiore al limite dei 40 μg/m3” e tra queste c’è (un po’ a sorpresa) anche Brescia (dato del 2010).
La colonnina della qualità dell’aria a Brescia segna poi però un rialzo per quanto riguarda le ore di superamento di No2 che, sebbene drasticamente calate rispetto a 2008 e 2009 sono ancora più alte a confronto con la media delle altre città considerate e, sul dato annuale, la Leonessa è ancora oltre i limiti fissati dal decreto legislativo n°155/2010.
“In 44 città”, si legge nell’indagine, “le ore di superamento registrate sono inferiori alle consentite in un anno (pari a 16). In 26 città non si registra alcun superamento del valore limite orario. La città peggiore è Firenze con 88 superamento del limite orario”.
Sul fronte del trasporto pubblico Brescia si piazza al 20esimo posto, e al decimo per numero di passeggeri che ne usufruiscono.
Ottima posizione, un quinto gradino, per quanto concerne invece il numero di metri quadri per abitante di zone a traffico limitato. Meglio della nostra città fanno Aosta, Firenze, Ferrara e Bologna.
Agli ultimi posti si colloca invece per numero di metri quadri/abitante per le aree pedonali urbane, dove Brescia occupa invece il fondo della classifica, ma si riscatta poi per la lunghezza di piste ciclabili, dove guadagan un sesto posto (il calcolo è effettuato sul rapporto km/10mila abitanti).
Alla voce parcheggio, per quanto riguarda quelli a pagamento, Brescia è 26esima su 50, su quelli di “interscambio” occupa invece la posizione numero 9.
Male l’indice di incidentalità dove la nostra città si colloca al nono posto, dietro la capolista e vicina di casa Bergamo, a cui va la “maglia nera” per numero di sinistri (il dato Istat è del 2009), ma poi la Leonessa risale tristemente la classifica per numero di morti su strada, occupando un poco onorevole quarto posto, dietro, rispettivamente, a Potenza (al primo), Foggia, Campobasso, Latina, la prima tra le città del Nord Italia (sempre su dati del 2009).
Alla voce car sharing, presente solo in poche città (13), e in alcune di queste (5) con un numero molto esiguo di auto (meno di 20), Brescia è presente con una flotta di sei mezzi, introdotti a partire dal 2010, utilizzati mediamente da 66 utenti. Il rapporto auto/popolazione per il car sharing è di 0,31, con una media utenti ogni 10mila abitanti pari a 3.
L’indice di auto in car sharing per 1.000 abitanti indica dei valori estremamente bassi: solo 3 città (Venezia, Torino e Genova) superano 1 mezzo per 10.000 abitanti e Roma si avvicina a questo valore.
Anche il bike sharing è poco diffuso e sono sostanzialmente quattro (Roma, Milano, Torino e Brescia) le città con un numero significativo di iscritti, che non sono automaticamente utenti, e anche il numero di biciclette ha una consistenza non trascurabile solo a Milano e, forse, a Torino.
Per questa voce però Brescia si distingue positivamente rispetto alle altre città analizzate: gli iscritti al servizio nel 2008 erano 1600, cresciuti poi gradualmente nel 2009 a 2300 fino ai 3400 del 2010.
Il parco bici a disposizone è di 120 mezzi e la media utenti/10mila abitanti pari a 176, la più alta tra i centri urbani in cui esiste questo servizio di trasporto ecologico. Brescia è poi seconda, dietro Milano e con Bergamo e Novara, per numero di biciclette in bici sharing ogni 10mila abitanti (6).
E infine Brescia è tra quelle città che hanno promosso ed aderito al maggior numero di iniziative ed eventi sulla mobilità sostenibile.

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