Pgt: “Nessuna osservazione accolta”

Il Comitato contro le nocività ha presentato in Loggia una serie di suggerimenti e proposte di modifica al Piano di Governo del Territorio sul quartiere ad Est della città.

(red.) Protagonisti di un “flash mob” domenica pomeriggio in corso Zanardelli a Brescia per sensibilizzare la popolazione sul tema dell’inquinamento nella zona Est della città, il Comitato spontaneo contro le nocività ha presentato le proprie osservazioni in merito al Piano di Governo del Territorio (Pgt) del comune di Brescia, oggetto di una raccolta firme tra i cittadini.
“Il Documento di Piano”, si legge nella nota del Comitato, “sia nella parte denominata “Documentazione Generale” che nella parte denominata “Progetto del Documento di Piano”, espone semplicemente una serie di tavole che illustrano la situazione attuale e la progettazione futura del territorio comunale, senza tuttavia fare alcuna analisi dettagliata sulle modalità con cui si è sviluppata la città sia per quanto riguarda l’edificazione sia per quanto riguarda l’andamento demografico”.
“La situazione ambientale e soprattutto sanitaria legata al grave inquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo”, per i membri del Comitato, “non viene adeguatamente presa in considerazione e non vengono nemmeno valutati i dati sulla salute della popolazione adulta, pubblicati dall’Asl nella primavera del 2010, che evidenziano per la zona sud est di Brescia un’incidenza di alcune malattie tumorali e patologie respiratorie molto più alta che per tutto il resto della città, con pesanti ricadute sulla durata della vita e sulla mortalità della popolazione”.
“La situazione particolarmente critica dal punto di vista sanitario per la zona sud est di Brescia”, viene ricordato, “è drammaticamente confermata dai dati del recente studio ASL effettuato sulla popolazione dai 6 ai 14 anni residente nella zona di San Polo, che accerta un’incidenza di patologie respiratorie maggiore del 20 – 30% per i bambini residenti in questo quartiere rispetto ai loro coetanei residenti in altre zone della città”.
“Riteniamo gravissimo”, viene sottolineato dal Comitato spontaneo contro le nocività di Sanpolo, “che tale emergenza sanitaria non sia tenuta in alcun conto nel Pgt, che non prevede nessun piano di risanamento del territorio a garanzia e tutela della salute dei cittadini”.
Per quanto riguarda poi la nuova edificazione sia residenziale che produttiva, ricettiva o commerciale, “alla luce delle molte strutture tuttora desolatamente vuote presenti sul territorio, non vengono enunciate le motivazioni e le indagini effettuate che ne spieghino in qualche modo la necessità”. In particolare gli appunti del Comitato sono sulla mancanza di dati che “dimostrino che la città si stia sviluppando tanto da richiedere nuove importanti edificazioni ancor prima di aver completato quanto previsto dal precedente Piano Regolatore” e, oltre a ciò, “non vengono indicate le percentuali di crescita demografica della città negli anni recenti, le tendenze per il futuro e nemmeno vengono analizzate le necessità abitative dei nuovi cittadini”.
Per il Comitato “non si valuta l’andamento dei flussi turistici e la conseguente esigenza di nuove strutture ricettive” e nemmeno “si fa un’analisi dei metri quadrati di commerciale pro-capite presenti nel comune e non si illustra quali motivazioni abbiano portato alla scelta di costruirne di nuovi”.
Mancano anche “informazioni si basi la suddivisione nelle varie tipologie di commerciale e non si spiega nemmeno con quale logica vengano dislocate sul territorio comunale la media e la grande distribuzione”.
Per quanto riguarda il trasporto pubblico locale, il Comitato sottolinea come non vengano indicate “le strategie che si intende mettere in atto per migliorare la fruizione dei mezzi pubblici da parte dei cittadini, se non con una vaga ipotesi di densificazione lungo l’asse della metropolitana senza tuttavia presentare dati sui flussi di traffico e sulla tipologia prevalente degli spostamenti che avvengono con i mezzi privati”.
“L’unica importante previsione sulla città del futuro”, viene evidenziato, “non è analizzata nel Pgt, ma la apprendiamo dai giornali quando si afferma che il progetto di questa Giunta è quello di portare Brescia a 220.000 abitanti; nel Documento di Piano tuttavia non troviamo spiegati quali metodi e quali strumenti verranno utilizzati per rendere la città più appetibile a tutte quelle persone che sino ad ora l’hanno abbandonata a causa del poco verde (che diminuirà ulteriormente a causa delle nuove pesanti edificazioni), dell’eccessivo traffico (che verrà implementato dalle nuove presenze e dall’ulteriore necessità di spostamento all’interno di una città che si espande), dell’aria dell’acqua e del suolo pesantemente inquinati (che non vedono, nel breve termine, alcun segno di miglioramento)”.
Il Comitato ha presentato in Loggia “apporti collaborativi, suggerimenti e proposte al Pgt in data 29 aprile 2010, prot. n. 27668/10 P.G., e sottoscritti da più di tremila cittadini, e le osservazioni presentate al documento di piano nella fase precedente all’adozione”.
Viene però fatto notare che “nessuna delle proposte e osservazioni già avanzate è stata accolta”.

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