La difesa di Formigoni: “Noi trasparenti”

Sulle tangenti per la discarica e i cantieri Brebemi: "Condanno senza tentennamenti quanto avvenuto, ma la giunta regionale non è coinvolta".

(red.) Sui “recenti gravi episodi”, oggetto di iniziative giudiziarie, connessi alla Cava Retorto di Cappella Cantone e a due cantieri della Brebemi, che hanno portato all’arresto del vice-presidente del consiglio regionale, Franco Nicoli Cristiani, su un’indagine della procura  di Brescia, è intervenuto nell’aula del consiglio regionale il presidente della Lombardia Roberto Formigoni, con una relazione dettagliata.
“I comportamenti emersi sono del tutto inaccettabili e li condanno senza tentennamenti, in quanto lesivi e contrari all’idea di politica e di buona amministrazione che abbiamo. Nessuna responsabilità per i fatti commessi è da attribuirsi ad alcun membro della Giunta regionale”. Non solo: “La giunta stessa ha in questi anni operato per approntare una serie di importanti misure di contrasto alla criminalità in materia di appalti e opere pubbliche”.
Responsabilità penali, se ci sono, sono individuali. “Ben venga dunque una magistratura che ha strumenti di indagine, di contrasto e repressione superiore ai nostri: e io sono grato che essa individui casi di comportamento illegale a danno di cittadini e della stessa amministrazione regionale lombarda”. Perchè la Regione è parte lesa”.
Formigoni ha poi definito “del tutto infondate e pretestuose” le critiche rivolte da alcune opposizioni e alcuni organi di stampa “che in taluni casi sono equivalse a vere e proprie speculazioni”.
E’ da respingere, insomma, per il governatore, il “tentativo di delegittimare un’esperienza di governo eccellente, con attacchi indiscriminati e l’uso strumentale delle polemiche. Difenderemo il valore emblematico di quello che Giunta e maggioranza hanno fatto e stanno facendo per Regione Lombardia: hanno ottenuto risultati straordinari, continueremo su questa strada”.

CAPPELLA CANTONE, UN’AUTORIZZAZIONE TRASPARENTE. Formigoni ha ripercorso dettagliatamente tutto l’iter autorizzativo, dalla richiesta di Cave Nord presentata nel 2007 fino alla conferenza dei servizi finale del settembre 2011, documentando che “è privo di fondamento il voler ricercare nella procedura autorizzativa della discarica di Cappella Cantone elementi di irregolarità o difetto, che non ci sono”. Al contrario “la procedura per l’autorizzazione alla discarica di Cappella Cantone per ogni fase attribuibile a Regione Lombardia può definirsi ineccepibile, trasparente, attenta e intensamente collegiale.
Proprio il metodo della collegialità Formigoni ha difeso con convinzione: “Ho voluto sviluppare procedimenti e decisioni collegiali in modo da assicurare il massimo della trasparenza e la maggiore corresponsabilità di tutte le parti interessate, con solide basi tecnico-scientifiche rispetto alle scelte effettuate”. Sta di fatto che “nessuna delle persone arrestate ha avuto compiti o ruoli decisionali rispetto a questo procedimento”, ha sottolineato ancora il presidente. “Nessuno di loro, a nessun titolo, ha partecipato ad alcuna fase o passaggio della procedura; il loro posizionamento istituzionale o professionale, facilmente riscontrabile, nemmeno li poneva nella condizione di poter intervenire nella procedura, indipendentemente da quanto da loro, eventualmente, fatto ritenere ad altri”.
BREBEMI. In questo caso si tratta di una (presunta) irregolarità nel conferimento di materiali, che non sarebbero stati adeguatamente trattati. Peraltro gli atti parlano di una “contraffazione di certificati”, il che colloca il presunto reato in un ambito ben definito e preciso, rispetto al quale Regione Lombardia, ancora una volta, non ha nessuna competenza nè responsabilità. La responsabilità è nella filiera della concessione: il ruolo di CAL è quello di soggetto concedente ed aggiudicatore e, come tale, la Società è quindi estranea ai fatti in parola e, anzi, è parte lesa in via mediata; la stessa concessionaria Brebemi, avendo affidato i lavori di realizzazione dell’autostrada al consorzio Bbm (Pizzarotti, Unieco e Ccc) in qualità di contraente generale, è anch’essa parte lesa, in via diretta; il Consorzio Bbm, qualora sia in grado di dimostrare di aver posto in essere gli adempimenti e i controlli imposti dalle disposizioni normative applicabili, sarà anch’esso parte lesa in via diretta.
Sta a cuore a Formigoni che “l’accertamento dei colpevoli non rallenti la realizzazione dell’opera. Ritengo urgente e doveroso chiarire al più presto le responsabilità e ristabilire le necessarie condizioni di legalità e sicurezza, per poter riaprire al più presto i cantieri di un’opera strategica per l’economia del nostro territorio, che non merita di essere minimamente rallentata per l’azione spregiudicata di qualche operatore disonesto”.
ARPA. Nella terza parte della sua relazione Formigoni ha sottolineato il ruolo e l’autorevolezza di Arpa Lombardia, “punta avanzata del sistema delle agenzie ambientali d’Italia”. Dotata di autonomia tecnica, amministrativa, organizzativa e contabile: Arpa Lombardia è l’unica agenzia dotata di un consiglio di amministrazione, nel cui ambito trovano rappresentanza anche le opposizioni, rispetto a quanto avviene nelle altre agenzie regionali al cui vertice è presente solo la figura del direttore generale, che risponde direttamente al presidente della giunta regionale, ovvero a un assessore. Arpa conta circa 1.050 dipendenti su 12 dipartimenti provinciali, articolati in circa 25 sedi. “Va sottolineato”, ha detto Formigoni, “come, pur nella difficile situazione delle finanze regionali, tuttavia il contributo annuale di funzionamento erogato da Regione Lombardia all’Agenzia è stato incrementato, dal 2010 al 2012, portandolo da 69 a 71,5 milioni di euro. Quanto al funzionario oggetto di custodia cautelare, Formigoni ha riferito che è stato immediatamente sospeso e che comunque non aveva a che fare in alcun modo con le attività di controllo”.
IL CONTRASTO ALLA CRIMINALITA’. Regione Lombardia ha creato e potenziato – dal 1997 a oggi – un forte sistema di controlli e monitoraggio, che rappresenta un contributo importante alla lotta alla criminalità, “senza il quale”, ha rivendicato Formigoni, “ben più numerose irregolarità sarebbero state commesse, soprattutto in un contesto come quello della realizzazione di grandi infrastrutture, che vale complessivamente 10 miliardi di euro”.Il presidente ha ricordato gli organismi collegiali come il comitato dei controlli – operativo dal 1997; il Comitato per la legalità e la trasparenza delle procedure regionali (agosto 2009 – giugno 2010); il Comitato regionale per la trasparenza degli appalti e sulla sicurezza dei cantieri. E numerose altre iniziative delle quali Regione Lombardia è co-protagonista, quali: il Tavolo Giustizia, promosso dal Tribunale di Milano; l’Agenzia Nazionale Beni Confiscati: collaborazione in corso per erogazione fondi regionali ai Comuni ai fini del riutilizzo dei beni confiscati; il Corso formativo di eccellenza per gli amministratori promosso con la Procura e la Prefettura di Milano; il Protocollo d’intesa sulla legalità: sottoscritto nel luglio 2009 con Ance Milano e società regionali che gestiscono cantieri (Fnm e Ilspa); il “Piano straordinario contro le mafie”, attuazione della tracciabilità dei flussi finanziari.
“Regione Lombardia è capofila nella lotta alla criminalità”, ha affermato Formigoni. Ma nemmeno “il più rigoroso sistema di controlli da solo basta. Non si sorveglia mai abbastanza e non si può eliminare del tutto il margine di libertà e responsabilità personale che possono indurre una persona a delinquere”. A maggior ragione “Regione Lombardia è grata all’azione della magistratura”.

Caso Nicoli: tutti gli aggiornamenti in tempo reale su quiBrescia.it

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.