Smog, “Paroli aspetta che arrivi la pioggia?”

Gli Ecodem criticano le scelte della Giunta sul tema del contrasto all'inquinamento. "Brescia è tra le città con l'aria più avvelenata d'Italia".

(red.) “Lo smog è come la neve e se ne va quando cambia il tempo: questo il punto di vista del sindaco di Brescia?”
Lo domanda il coordinatore degli Ecodem (Ecologisti democratici) Paolo Vitale che con gli altri esponenti del Pd Giorgio De Martin, Laura venturi ed Angelo D’Errico attendono, “da un anno”, hanno spiegato, “il provvedimento dei sindaci sull’inquinamento atmosferico”.
Il riferimento degli esponenti democratici è quello al blocco delle auto auto inizialmente previsto per la scorsa domenica e poi improvvisamente annullato per un repentino abbassamento della soglia di Pm10 segnalata dalla centraline Arpa.
Finora, evidenziano gli Ecodem bresciani, “nessun intervento su tangenziali e autostrade, nessuna proposta per un piano di lavoro con le istituzioni dell’area vasta”.
“La strategia della giunta Paroli”, è la critica mossa alla Giunta di Brescia, “è attendere la pioggia: come se aspettassero lo scioglimento della neve, per evitare di spalarla dalle strade. Per superare i problemi legati al traffico e all’inquinamento”, hanno continuato gli esponenti democratici, “sono necessarie azioni concrete, efficaci e continuative: mobilità sostenibile e risparmio energetico”.
Le proposte avanzate dagli Ecodem sono quelle, ad esempio, di “limitare la velocità sulle tangenziali e, in accordo con società autostrade, sulle autostrade lombarde e vietare il sorpasso su tangenziali e autostrade ai veicoli pesanti per tutto il periodo necessario; decisioni efficaci, gratuite e immediate, che presentano solo vantaggi e nessuna controindicazione”. E a supporto di questa proposta viene fatto un esempio: “Se si percorrono cinque chilometri in tangenziale sud a 110 km/h invece che a 80 km/h, si impiega un minuto in meno, ma si contribuisce ad un aumento delle emissioni di NOx (ossidi di azoto) del 36% (pari a circa 40.000 kg all’anno) e di PM10 (le polveri sottili) del 23%, pari a circa 2200 kg all’anno”.
Oltre a ciò viene suggerito di limitare le temperature e i consumi energetici negli edifici, anche quelli pubblici; avviare subito un piano organico della mobilità ciclabile: promuovere l’uso della bicicletta, creare nuove piste e procedere a una costante manutenzione delle piste ciclabili esistenti;introdurre targhe alterne, domeniche a piedi e chiusura del centro storico nei weekend di dicembre, anche con finalità educativa e ricreativa. Secondo Laura Venturi, inoltre, bisogna predisporre “misure aggiuntive per il centro storico”, quali il ripristino delle zone a traffico limitato 24/24 ore, far rispettare il limite di velocità di 30 km/h per tutti i veicoli in transito ed aumentare la pulizia delle strade e dei marciapiedi soprattutto durante i mesi con i maggiori esuberi di polveri sottili.
“E’ di alcuni giorni fa”, ha spiegato l’esponente democratica, “la notizia proveniente da fonte Oms (Organizzazione Mondiale della sanità) che pone l’Italia al primo posto tra i paese industrializzati per i casi di tumori infantili tra 0 e 14 anni e che vede proprio nei bambini  i soggetti più deboli, insieme agli anziani e ai malati cronici,  rispetto all’esposizione prolungata a sostanze nocive quali Pm10, ozono e tutte le altri miriadi di molecole che minacciano la salute. Ricordiamo purtroppo che rispetto all’inquinamento da Pm10, e non solo, Brescia è tra le città con l’aria più avvelenata d’Italia e che vede costanti superamenti dei limiti consentiti di Pm10 (89 giorni nell’anno 2010 quando la legge stabilisce un massimo di 35 giorni di superamento in un anno)”.
“Noi”, ha concluso Venturi, “chiediamo al sindaco e all’amministrazione di garantire la tutela della salute pubblica, come sancisce la Costituzione all’articolo 32, facendone priorità nell’agenda politica”.
“Questa giunta”, ha continuato Giorgio De Martin, “continua a operare per proclaim: ora é la volta dei proclami che riguardano le false pedonalizzazioni che, nella migliore delle ipotesi, riportano vie e piazza nella situazione precedente come accade con piazza Loggia”.
La giunta, secondo il segretario cittadino del Pd, “non tiene in alcun conto che la nostra città é ormai da anni ai primi posti tra le città più inquinate d’Europa e che interventi immediati ed a costo zero quali la riduzione della velocità su autostrade e tangenziali e la reintroduzione delle ztl in centro potrebbero contribuire in modo significativo alla riduzione del fenomeno. Va poi avviata una  seria politica di incentivazione all’uso del mezzo pubblico e va completamente ripensato un Pgt che scarica valanghe di cemento sulla città”.
Per Angelo D’Errico, “il disegno della città espresso nel PGT è preoccupante perchè oltre a non porsi il problema dell’aria malata e dunque della necessaria riduzione del traffico, sancisce un’anacronistica e ormai soffocante cementificazione di spazi ancora liberi che si può chiamare con un nome solo: speculazione edilizia”.

 

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