Tangenti, 4 in carcere e sei ai domiciliari

Oltre al vicepresidente del Consiglio regionale Franco Nicoli Cristiani, Giuseppe Rotondaro, Pierluca Locatelli e Andrea David Oldrati sono finiti in cella.

(red.) Quattro in carcere e sei ai domiciliari. Sono dieci le persone coinvolte nell’inchiesta della Procura di Brescia su un traffico illecito di rifiuti. Oltre al vicepresidente del Consiglio regionale Franco Nicoli Cristiani, Giuseppe Rotondaro, responsabile degli staff dell’Arpa in Lombardia, Pierluca Locatelli, imprenditore nel settore dello smaltimento dei rifiuti e Andrea David Oldrati, responsabile della Terra verde Srl, una società di consulenza ambientale che collaborava con Locatelli, sono finiti dietro le sbarre.
Ai domiciliari sono finiti Aurietta Pace Rocca, moglie di Locatelli; Giovanbattista Pagani, bresciano di Pontoglio, definito una sorta di factotum dell’imprenditore; Bartolomeo Beniamino Gregori, responsabile della sezione autisti di una società di Locatelli; Egidio Grechi, consulente ambientale; Walter Rocca, responsabile del trattamento rifiuti di una discarica a Calcilante, nella Bergamasca, e Giorgio Oprandi.
A Nicoli, Locatelli e sua moglie, oltre al traffico illecito di rifiuti, reato che è di competenza della direzione distrettuale antimafia, sono imputati anche due episodi di corruzione.

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