Rispettiamo il Cidneo: “E la manutenzione?”

Il Comitato contro il progetto del parcheggio sotto il Castello. "Raccolte oltre 500 firme. Si parla troppo di progetti sotto il colle, ma sopra non si fa nulla".

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(v.p.) Il comitato Rispettiamo il Cidneo, che presto consegnerà al comune di Brescia oltre 500 firme contrarie al parcheggio sotto il Castello, è stata un’esperienza positiva, che ha visto remare dalla stessa parte cittadini e partiti di centrosinistra. Parola del Partito Socialista Italiano, schieramento che ha dato vita a questa iniziativa e che ha fatto da polo attrattore per la raccolta di adesioni.
“Abbiamo molto insistito”, ha detto la segretaria provinciale Maria Cipriano, “per coinvolgere in un’iniziativa di tutela della nostra città associazioni e cittadini senza tessere o simpatie politiche in maniera molto chiara. Purtroppo il posteggio sotto il Castello che l’attuale giunta vorrebbe realizzare, è solo una delle tante criticità presenti nel nuovo Pgt, un documento contestatissimo anche da realtà imprenditoriali locali tipo la Confesercenti, che come noi vorrebbero una maggiore tutela del territorio e delle attività presenti”. Tornando al Cidneo, “è davvero pericoloso andare a toccare un sito”, ha proseguito Cipriano, “senza realizzare tutti gli accertamenti geologici necessari, senza contare l’inutilità dell’opera, che sorgerebbe a poche centinaia di metri dal posteggio di Fossa Bagni, una struttura sotto-utilizzata”. Per i socialisti, quindi, meglio studiare le opere complementari della metropolitana, “mezzo che andrebbe incentivato e non ostacolato come invece si sta facendo”.
Secondo il Comitato, comunque, si parla troppo di ciò che potrebbe avvenire sotto al Colle, mentre il Castello in superficie è abbandonato a se stesso: “Mi chiedo”, ha detto Bruno Boni, nipote del compianto sindaco, e rappresentante dei cittadini che hanno aderito al comitato, “come mai la circoscrizione Centro non stia vigilando su quanto sta avvenendo. Basta muoversi a piedi per notare subito i segni del degrado. Dalla parte di piazzale Cesare Battisti le mura vanno consolidate, aiuole e spazi verdi non vengono curati da mesi, i monumenti sono abbandonati, non si vede un assistente civico e, cosa ancor più grave, il piazzale della Locomotiva a volte viene utilizzato come parcheggio abusivo”.
Boni si è spinto anche oltre: “Se dalla parte di Santa Chiara è facile trovare i tossicodipendenti, dalla parte dei frati è facile imbattersi in uomini che si prostituiscono. Poi vorrei segnalare un’altra cosa all’amministrazione: è ormai da mesi che è crollata una muraglia nei pressi della casa del custode e l’unica azione intrapresa è stata transennare il perimetro. Mi chiedo, se non ci sono i soldi per la manutenzione, come si possono spendere 23 milioni di euro per un parcheggio”.
Per restituire lustro alla zona, piuttosto, partiti e persone del comitato vorrebbero una maggiore valorizzazione culturale: “Sarebbe bello”, ha detto Luigi Cerritelli, portavoce dei Socialisti, “chiudere il Castello alle macchine, e collegare il Cidneo al progetto museale di Santa Giulia e del tempio Capitolino, oppure realizzare un orto botanico in stretto contatto con il museo di Scienze naturali, che in Castello potrebbe trovare una sede interessante. C’è poi la questione dei giochi nel piazzale della Locomotiva, che sono fuori norma. Potremmo creare una bella area giochi attrezzata e sicura per i bambini, anche le famiglie ci andrebbero più volentieri. Ci piacerebbe che il Cidneo venisse utilizzato di più, che diventasse una risorsa importante, come avviene in altre città”.
Giovanni Capretti, residente nella zona, teme che in futuro la situazione possa peggiorare, ed è molto infastidito dalla mancanza di approfondimenti tecnici sulla sostenibilità del progetto: “Un parcheggio sotterraneo è fattibile o c’è il rischio che il Castello si sfaldi? Valutazioni idrogeologiche ne sono state fatte? Sono state presentate alla città? Le famiglie che abitano in quella porzione di centro sono sufficientemente tutelate'”.
D’accordo anche Mariacarla Scorza, preoccupata per la mole di traffico che un’infrastruttura da 600 posti auto potrebbe causare in un’area già congestionata: “Credo che vadano studiate misure di mobilità sostenibile per alleggerire il traffico in centro, piuttosto che aumentare il via-vai di macchine”.

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