“Per Saydou e i permessi”, corteo ok

Manifestazione tranquilla nel centro storico della città. "Vogliamo giustizia per la morte di Saydou Gadiaga. Entrato in caserma e uscito cadavere".

(c.p.) Almeno duemila persone questo pomeriggio hanno preso parte alla manifestazione che, attraversando la città, non solo ha chiesto a gran voce che vengano accelarati i tempi per la concessione del permesso di soggiorno a quanti lo hanno richiesto con la “sanatoria colf e badanti”, ma soprattutto che venga riaperta l’inchiesta legata alla morte di Saydou Gadiaga, il senegalese deceduto nella caserma dei carabinieri di piazza Tebaldo Brusato lo scorso dicembre. Numerosissima la comunità senegalese all’interno del corteo. Un unico il coro: “Giustizia, Giustizia”.  “Vari migranti”, si leggeva nel volantino distibuito all’interno del corteo, “sono ora sotto processo per aver partecipato alla lotta (per i permessi di soggiorno) e altri ancora, nonostante la legge dia loro ragione, attendono da mesi il visto per rientrare in Italia dopo che erano stati espulsi per aver osato alzare la testa e chiedere giustizia”.
Giustizia, come detto, è stata chiesta anche per Saydou. “Non ci sono verità e chiarezza su tutte le cause della morte di quest’uomo senegalese, affetto da asma cronica conclamata, che il 10 dicembre 2010 viene recluso, soltanto perchè privo del permesso di soggiorno, nella caserma dei carabinieri da dove esce cadavere dopo due giorni per un attacco d’asma non curato in tempo”, proseguiva il documento distribuito.
La manifestazione, partita e terminata in piazza Loggia, si è svolta senza alcun tipo di incidente. Deteminati, rumorosi e compatti, i manifestanti hanno attraversato il quartiere Carmine, sfilato lungo il ring prima di tornare in piazza Loggia sotto lo sguardo incuriosiosito dei tanti bresciani impegnati nel consueto struscio del sabato pomeriggio.
In coda al serpentone  hanno invece sfilato militanti e sostenitori del Magazzino47, il centro socciale della città  che hanno ribadito la loro contrarietà allo sfratto. “La nostra lotta continuerà”, ha precisato Umberto Gobbi durante il suo intervento in chiusura di manifestazione, “a prescindere da quale Governo ora andrà in carica”. Annunciata inoltre una nuova manifestazione per il 12 dicembre, anniversario della morte di El Hadji (così Saydou Gadiaga era chiamato dagli amici e dai connazionali), davanti alla caserma dell’Arma di piazza Tebaldo Brusato.

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