Brescia Calcio, se i conti tornano

Bene la chiusura del bilancio che torna in utile, male invece i risultati sportivi. Nella relazione presentata da Corioni la stagione 2010-2011 è con il segno più.

Più informazioni su

(red.) Male in campo, meglio sul pallottoliere dei conti. Se la stagione calcistica, parlando di risultati sportivi, nell’anno 2010/2011, si è chiusa poco brillantemente per il Brescia Calcio, con la retrocessione dalla serie maggiore alla “B” (e non pare promettente nemmeno per quella in corso, visti gli ultimi risultati negativi collezionati), la società guidata da Gino Corioni, dal punto di vista dei bilanci, segna un ritorno all’utile dopo le perdite degli anni scorsi.
Nella relazione presentata dal presidente delle Rondinelle vengono sottolineati gli errori gestionali commessi per salvare la squadra dalla retrocessione che hanno portato a spese ingenti e, oltre tutto, non hanno dato i risultati sperati.
Necessario quindi vendere i “pezzi migliori” della rosa dei giocatori così da risanare un bilancio compromesso consentendo di acquisire 15 milioni di euro, ottenuti per azioni in uscita (tra cui le cessioni di  Caracciolo e Diamanti).
Il valore degli introiti realizzati dalla Brescia Calcio spa al 30 giugno 2011 ammontano a 43,94 milioni rispetto ai 16,29 milioni riportati nei dodici mesi precedenti.
Aumentati anche, però, i costi di gestione, passati da 25,05 a 43,13 milioni di euro. Questa voce di spesa è legata  all’acquisto di servizi (da 5,4 a 8,3 milioni) e al pagamento degli stipendi (da 8,3 a 17,8 milioni).
Nonostante l’utile di bilancio il margine operativo lordo è  peggiorato, passando da -17,2 milioni a -33,0 milioni.
Le entrate  maggiori sono quelle derivate dai diritti televisivi e dalle plusvalenze (39,9 milioni di euro) che hanno consentito una chiusura con il segno più (23mila euro, a fronte della la perdita del 2010 pari a 10,7 milioni) e ricavi a 2, 342 milioni.
In bilancio anche un saldo negativo tra proventi e oneri finanziari, e investimenti per oltre 9,9 mln di cui 1,699 per la capitalizzazione dei costi del vivaio, 8,138 mln per giocatori della prima squadra e 61.867 euro per il settore giovanile.
La società di via Bazoli vanta poi un credito commerciale di oltre 6,422 mln nei confronti della controllante Brescia Service srl (a sua volta controllata da Sportinvest srl) derivante dalla cessione del marchio Brescia Calcio nel 2005.

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.