Sfratti, occupato stabile in piazzale Cremona

Una palazzina inutilizzata da anni: atto dimostrativo dell'associazione Diritti per Tutti e del Comitato contro gli sfratti della provincia di Brescia.

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Protesta di alcune famiglie con sfratto esecutivo a Brescia(v.p.) Una protesta simbolica per ricordare a tutte le istituzioni della provincia di Brescia l’emergenza sfratti. Sabato pomeriggio un gruppo di persone vicine all’associazione Diritti per Tutti e al Comitato provinciale contro gli sfratti ha occupato lo stabile che, anni fa, ospitava l’Albergo Cremona, in piazzale Cremona 12 in città. Si tratta di una protesta simbolica che terminerà entro sera fatta, però, per ricordare agli enti pubblici una serie di emergenze sociali legate alla casa.
“Purtroppo la crisi economica sta colpendo numerose famiglie”, ha spiegato Gabriele Bernardi, portavoce delle due associazioni, “e ciò nonostante sono i servizi sociali a subire i tagli peggiori dalla manovra finanziaria e dalle scelte di bilancio dei comuni. Crediamo che le scelte politche, invece, debbano prendere una strada diametralmente opposta e sostenere la gente in difficoltà che potrebbe trovarsi in mezzo a una strada”. Secondo Bernardi in città ci sono decine di immobili sfitti e abbandonati da anni, un po’ privati un pò pubblici, che potrebbero essere utilizzati per tamponare una situazione che sta peggiornado di anno in anno. “Solo nella zona del ring sono decine gli immobili vuoti e abbandonati, anche di enti pubblici, come l’ex pretura e l’ex-ospedalino dei bambini. Volendo si potrebbero trovare numerose soluzioni e mettere la parola fine all’emergenza casa”.Protesta in piazza Cremona 12 a Brescia
“Come potete vedere”, ha aggiunto Umberto Gobbi, dell’associazione Diritti per Tutti, “qui con noi ci sono famiglie con bambini piccoli colpite da sfratto esecutivo. Quando resteranno senza casa il comune dovrà per forza intervenire e sarà costretto a trovar loro un alloggio in convitti gestiti dalla chiesa o in altre soluzioni private. Per le casse della collettività quindi sarà una spesa molto alta, che si potrebbe evitare trovando, prima, una soluzione abitativa decorosa nel patrimonio pubblico sfitto o inutilizzato”.
Il piano del comune di Brescia contro gli sfratti per morosita involontaria è stato accolto dalle associazioni con tiepido ottimismo: “E’ meglio di niente”, ha commentato Gobbi, “ma come ha detto lo stesso assessore si punta ad aiutare il 30% delle famiglie residenti in città colpite da sfratto. E l’altro 70% invece che fine farà? C’è poi l’emergenza in provincia, dove gli sfratti sono più di 2mila. Chiediamo che il piano adottato dalla Loggia venga esteso anche a tutti i comuni bresciani e chiediamo, inoltre, la moratoria degli sfratti. Questa è una richiesta che tempo fa tutti i consiglieri regionali hanno fatto firmando un documento ufficiale. Purtroppo non hanno ancora avuto risposta”.
Il 15 ottobre in tutta Europa è stata organizzata una mobilitazione per le emergenze abitative. A Brescia è nato un coordinamento che organizzerà alcune iniziative aderendo alla mobilitazione.

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