Caccia, riprende la stagione

(red.) Dal primo settembre le doppiette dei cacciatori tornano in azione.
In attesa della stagione venatoria ufficiale, in programma dal 18 settembre al 30 gennaio, 15 regioni italiane daranno il via alla pre-apertura della caccia, con date diverse fino al 18 settembre, mettendo a rischio, secondo le associazioni ambientaliste, alcune specie di animali.
Ecco i numeri della stagione venatoria 2011-2012, i rischi per la fauna e il numero di cacciatori.
LE SPECIE Nel complesso, le doppiette potranno colpire 12 specie di uccelli e 5 di mammiferi, con differenze da regione a regione. Gli uccelli cacciabili in pre-apertura sono l’alzavola, il beccaccino, il colombaccio, la cornacchia grigia, la cornacchia nera, la gazza, la ghiandaia, il germano reale, la marzaiola, il merlo, la quaglia e la tortora. I mammiferi per cui la stagione si apre in anticipo sono il camoscio, il capriolo, il cinghiale, il coniglio selvatico e la volpe.
LE SPECIE PIU’ A RISCHIO Tra i volatili, spiega la Lipu, la marzaiola, la tortora, la quaglia e il beccaccino sono quelli che hanno uno status di conservazione sfavorevole. Tra i mammiferi, secondo il Wwf Italia, a risentire di più delle pre-aperture saranno i caprioli giovani, ma anche quegli animali che si cibano del coniglio selvatico come ad esempio l’aquila del Bonelli in Sicilia.
LE REGIONI COINVOLTE Le pre-aperture sono previste, in diverse giornate dal primo al 18 settembre, in Valle D’Aosta, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna, insieme a tutte le province dell’Emilia Romagna, a buona parte di quelle toscane e alla provincia lombarda di Brescia. Restano esclusi, quindi, il Trentino Alto Adige, il Piemonte, la Liguria, il Molise e la Campania, quest’ultima per la sentenza del Tar che martedì ha fermato la pre-apertura della caccia.
I CACCIATORI ITALIANI Secondo i dati forniti dal ministero delle Politiche agricole, relativi al 2009, sono circa 710 mila i cacciatori in 14 regioni. La regione con il maggior numero di doppiette è la Toscana (126.734), seguita da Lombardia (90.750), Lazio (89.840) ed Emilia Romagna (69.060).

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